di Salvatore Mastropietro
Ascoli-Vis Pesaro di domenica 30 marzo alle ore 15 aprirà il rush finale di cinque partite che separa la squadra bianconera dal finale di campionato. Una parte finale di stagione di finale che il Picchio vuole vivere in crescendo dopo un’annata a dir poco deludente e al di sotto delle aspettative.
Domenico Di Carlo (foto Ascoli Calcio)
L’obiettivo primario riguarda la messa in cassaforte della salvezza: mister Di Carlo ha indicato i 41-42 punti come quelli utili per sentirsi al sicuro. Considerando che il Picchio ne ha attualmente 37, con un vantaggio di sette lunghezze sulla zona playout, mancherebbe una vittoria ed un paio di pareggi per conquistare il minimo traguardo stagionale. Piuttosto improbabile, a questo punto, pensare di puntare a qualcosa di più come l’approdo ai playoff: nelle ultime stagioni per il decimo posto sono sempre serviti tra i 48 e i 50 punti, una quota che per essere raggiunta di necessiterebbe di almeno quattro successi.
Paganini, oggi punto fermo della Vis Pesaro, in maglia bianconera nel 2022 (foto Ascoli Calcio)
Dopo la gara contro i biancorossi allenati dall’ex Stellone – 3 sconfitte e 2 pareggi tra il febbraio e il marzo 2020 sulla panchina bianconera in Serie B – l’Ascoli sarà atteso dalla trasferta di Gubbio (sabato 5 aprile alle 17,30). Poi due sfide interne contro Torres (13 aprile alle 15) e Legnago (27 aprile alle 16,30) per chiudere il quadro delle sfide interne, intervallate dalla trasferta di Pasquetta sul campo del Sestri Levante (21 aprile alle ore 15).
Con tre gare su cinque tra le mura amiche, per l’Ascoli diventa necessario sfruttare il fattore “Del Duca”. Un fattore che, ad onor del vero, non ha pesato in questa stagione: dei 37 punti conquistati dal Picchio in campionato, 19 sono arrivati sotto le Cento Torri e 18 lontano dall’impianto di casa. Decisamente più da format interno, invece, la Vis Pesaro prossima avversaria: dei 55 punti in 33 partite che valgono attualmente la quinta piazza in classifica, la compagine biancorossa ne ha raccolti ben 32 internamente e 23 lontano dal “Benelli”.
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