Brutale aggressione nel pomeriggio di questo sabato 29 marzo, nel carcere di Ascoli da parte di un detenuto affetto da gravi problemi psichici, ristretto presso la Sezione A.T.S.M. (articolazione salute mentale), ai danni di un sovrintendente ed un Assistente Capo Coordinatore della polizia penitenziaria in servizio presso L’Istituto Ascolano.
Ne ha dato notizia il sindacato OSAPP tramite il suo rappresentante provinciale Salvatore De Blasi, che chiede a chi di dovere, «di cercare una soluzione a queste aggressioni, prima che qualche collega, ci rimetta la vita».
Il detenuto era giunto ad Ascoli qualche giorno fa, proveniente dall’’istituto di Parma. Lo stesso già più volte si era reso protagonista di brutali aggressioni, sia verso gli agenti dei vari istituti penitenziari che lo avevano ospitato, sia nei confronti dei detenuti, basti pensare che nel carcere di Velletri aveva ucciso a calci e pugni un detenuto che era in cella con lui.
Oggi la sua rabbia l’ha scagliata contro due colleghi, che nel mentre lo accompagnavano al passeggio, senza un valido motivo, li colpiva in pieno volto, procurando ad uno la rottura del setto nasale e all’altro la rottura dei denti. I malcapitati sono stati portati urgentemente presso il nosocomio ascolano, mentre il recluso dopo averlo accompagnato in camera di pernottamento, è stato ricoverato presso l’ospedale di San Benedetto, reparto psichiatria.
«Tenere questo tipo di detenuti in una struttura non idonea a loro, come quella ascolana rende il lavoro dei baschi azzurri, stressante e pericolosa – afferma De Blasi – Il PRAP, una volta per tutte deve destinare questi detenuti psichiatrici, negli istituti penitenziari dove ci sono sezioni con presidi psichiatrici, non ad Ascoli dove manca di tutto e di più e gestire taluni detenuti. Il carcere di Ascoli, è divenuto nel giro di pochi mesi, la discarica di tutto il distretto marchigiano e dell’Emilia Romagna».
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