Gran chiusura del progetto europeo “Change Creators”
OFFIDA - Il sindaco Massa: «Un’importante opportunità che non potevamo lasciarci sfuggire per mantenere vive rilevanti peculiarità della nostra tradizione»
Una platea quasi tutta al femminile quella che ha assistito nel pomeriggio di oggi (29 marzo) alla conferenza di chiusura del Progetto europeo: Change Creators: Creatori di Cambiamento nella sala consiliare di Offida, dopo tutto il merletto a tombolo è un’arte figlia delle donne. Mille fili si incontrano, mille culture, mille città, mille interessi. L ’evento rappresenta il culmine di una iniziativa internazionale che ha coinvolto e unito Italia, Polonia, Svezia e Lettonia e che ha avuto come focus innovazione, sostenibilità e resilienza di luoghi culturali alternativi.
La presentazione
La storia del merletto per secoli ha condizionato la vita non solo delle donne. Durante l’incontro si è ribadito come quest’arte rappresenti un patrimonio culturale, un antico mestiere che non è solo arte, ma un vero e proprio patrimonio. La sperimentazione a sostegno della competitività e del potenziale economico dei centri culturali e creativi locali è stata promossa e coordinata per l’Italia dalla Cooperativa Sociale Opera Onlus in collaborazione con il Comune di Offida, il Museo del Merletto e l’ex convento di San Francesco di Venarotta.
«Questo progetto è lo stimolo per il cambiamento del merletto a tombolo – hanno commentato i presenti – che dovrà rinnovarsi per mantenersi vivo sul mercato e per poter essere un prodotto sempre più appetibile. Il tombolo ha un valore identitario nel territorio. Presto anche il museo del merletto a tombolo, grazie ai finanziamenti del Pnrr sarà soggetto a grandi rinnovamenti, da tempo – hanno precisato gli amministratori -, il Comune si sta impegnando per il riconoscimento del merletto a tombolo e del saper fare come Patrimonio dell’umanità».
«Da tempo stiamo lavorando – ha detto l’assessore al turismo Isabella Bosano – per il riconoscimento del merletto a tombolo e dell’arte del sapere fare come Patrimonio dell’umanità. E’ necessario costruire una rete: questa preziosa arte, questa importante tradizione, deve attrarre sempre più turisti. Il tombolo non è un semplice oggetto da acquistare, dietro questo merletto c’è una storia, una tradizione profonda, che ha radici antiche e vogliamo che i turisti non si limitano ad osservare il lavoro prodotto, ma partecipino attivamente attraverso laboratori immersivi ed esperienziali».
Sullo stesso tenore anche l’intervento dell’assessore alla cultura Marica Cataldi, che ha ribadito l’impegno e il lavoro straordinario delle merlettaie. «Questi fili del tombolo permetteranno di creare legami con altre paesi, le tradizioni si trasformano nel tempo: il merletto a tombolo è cresciuto, si è evoluto, con forza, questo meraviglioso sapere, passa tra le mani di straordinarie ambasciatrici, che sono le merlettaie, senza il loro sapere, la loro maestria, senza l’amore che lega il loro lavoro alla nostra, nulla sarebbe possibile. L’emblema della nostra città è all’ingresso: la scultura di Aldo Sergiacomi, che rappresenta la storia: le generazioni: passato, presente e futuro».
Durante l’incontro i protagonisti hanno ribadito l’importanza dei modelli di business innovativi per i settori creativi non urbani’. Il progetto europeo Change Creators ha coinvolto e unito Italia, Polonia, Svezia e Lettonia e ha avuto come focus innovazione, sostenibilità e resilienza di luoghi culturali alternativi situati al di fuori delle grandi città, in aree rurali scarsamente popolate.
«Un progetto – ha detto il sindaco Luigi Massa – che rappresenta un’importante opportunità che non potevamo lasciarci sfuggire per mantenere vive rilevanti peculiarità della nostra tradizione. L’Europa – ha proseguito – ci dà varie opportunità, ci sono risorse a cui dobbiamo tendere, che sono linfa per i piccoli borghi, che senza avrebbero difficoltà a superare alcune criticità: quali lo spopolamento e garantire servizi. Le piccole comunità come la nostra rappresentano l’ossatura del nostro paese. L’Italia ha tante straordinarie mete culturali, fatte da borghi, che oltre ad essere straordinari dal punto di vista architettonico, conservano capacità imprenditoriali, che costituiscono una forma straordinaria, che nessuna altra nazione è in grado di imitare. Ogni borgo ha le valenze, le peculiarità, che dobbiamo rivendicare orgogliosamente, ma che dobbiamo mettere a sistema. Se non si lavora in maniera combinata non riusciremo a fronteggiare lo difficoltà, tra queste lo spopolamento. Grazie quindi al progetto Change Creators, a chi ci sta lavorando, ai nostri cittadini, che stanno collaborando. Le realtà possono rimanere vive e operative grazie a questi progetti, a queste collaborazioni».
Per spiegare le peculiarità del progetto è intervenuto il presidente della Società Cooperativa Opera, Fabio Alessandrelli, Luca Luzi per un focus sul museo diffuso urbano e, infine, Luigino Quarchioni (Portavoce del Forum Terzo Settore Marche) e Stefano Treggiari per parlare di percorsi tra Sacro, Arte, Natura e Comunità.