di Luca Capponi
Ormai è divenuta quasi un’usanza, e questo dovrebbe allarmare e far riflettere. Tra l’altro, i luoghi sono più o meno sempre gli stessi, ma a costo di essere ripetitivi non si può in alcun modo sorvolare.
La milionesima segnalazione arriva per la milionesima volta dalla strada che ad Ascoli sale verso la frazione di Rosara. La discarica abusiva immortalata nelle immagini sta lì ormai da qualche mese, col suo bel carico di schifezze; vale la pena di segnalare, tra rifiuti di ogni tipo, anche la distesa di bottiglie di vetro che circonda la campana verde atta proprio a raccogliere il vetro. Quindi, anziché fare lo sforzo di gettarle lì a un passo, qualcuno a preferito gettarle a terra. Per dire il livello.
Questa piccola cronaca di nefandezze e inciviltà, ovviamente, comprende anche altri luoghi, alcuni in città, altri a pochi passi. La domanda però è una, soprattutto nella zona di via Copernico: perché nessuno interviene? Lo chiediamo con cognizione di causa datosi che qui le prima segnalazioni risalgono addirittura a qualche anno fa. La doppia distesa di rifiuti che si incontra percorrendo questa stradina situata a pochi metri dalla Piceno-Aprutina è diventa estesa quanto una continente ed è evidentemente frutto di lassismo oltre che dell’immancabile inciviltà.
Alla fine di via Copernico, vista mattatoio, c’è anche una “nuova” arrivata: altri rifiuti, altra discarica a cielo aperto. Evviva.
Terminiamo questo fantastico tour con una vera chicca. Siamo in via Loreto, una traversa di via Napoli, vicinissimi alla città. Il quadro è questo: un ruscello che scorre sotto strada tra decine di copertoni (e una sedia, forse per fare pendant) che qualcuno ha buttato lì colpito da una palese ispirazione divina: affidarsi al fluire dell’acqua per spedire i rifiuti altrove. No comment.
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