Dall’Eremo di San Giorgio agli affreschi scomparsi: appello di Italia Nostra per la salvaguardia del patrimonio

ASCOLI - Tra i destinatari di una serie di "note dolenti" ripetute e mai risolte, il sindaco Marco Fioravanti e il soprintendente Marche Sud Giovanni Issini
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Italia Nostra, sezione di Ascoli, ha lanciato un accorato appello alle autorità locali e regionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale della città e del territorio. In una lettera aperta, Gaetano Rinaldi, presidente della sezione William Scalabroni, ha elencato una serie di “doléances“, ovvero di richieste e proposte rimaste inascoltate, relative a interventi urgenti per la salvaguardia di beni di inestimabile valore.

Il degrado della Porta Sigismundus

Tra le principali preoccupazioni espresse, spicca il deterioramento degli affreschi di Francesco De Legnis nella Chiesa del Carmine e nel chiostro della Caserma Vecchi, a causa di infiltrazioni d’acqua e mancanza di interventi di restauro. La sezione ha inoltre sollecitato il recupero degli affreschi di Sebastiano Ghezzi nel Convento di San Domenico e la valorizzazione dell’antica chiesa del convento come sede del “Centro di Documentazione e Studio della pittura di Carlo Crivelli e dei Crivelleschi”.

Fosso di San Giuseppe, Mozzano (1997)

Un’altra “doléance” riguarda la Chiesa di Santa Maria del Ponte, dove gli affreschi di Biagio Miniera, coperti da intonaco, potrebbero essere riportati alla luce durante i lavori di messa in sicurezza post-sisma. Italia Nostra ha poi denunciato lo stato di abbandono di Villa Sgariglia a Campolungo e l’obbrobrio architettonico del gazebo metallico che ne deturpa la facciata, chiedendo un intervento per ripristinare l’aspetto originario della villa e coinvolgere la comunità nella sua valorizzazione.

Affresco a San Domenico

La sezione ha inoltre segnalato il degrado della Porta Sigismundus e l’invisibilità del ponte romano di San Giuseppe a Mozzano, coperto dalla vegetazione, chiedendo interventi di restauro e la creazione di un percorso turistico che colleghi i ponti romani della zona. Infine, è stato lanciato un appello alla Soprintendenza per il Convento di San Giorgio di Rosara, ormai ridotto a un ammasso di ruderi, affinché venga dichiarato di interesse culturale e vengano effettuate indagini sui reperti archeologici presenti nel sito.

Italia Nostra ha concluso la lettera esprimendo la speranza che le autorità competenti ascoltino le loro “doléances” e agiscano concretamente per salvaguardare il patrimonio culturale di Ascoli, un patrimonio che appartiene a tutta la comunità e che merita di essere preservato per le generazioni future.

Chiesa Villa Sgariglia a Campolungo (2006)

Chiesa del Carmine


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