Le associazioni Fiab – Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno e San Benedetto esprimono grande soddisfazione per «il concreto impegno istituzionale volto al ripristino della transitabilità della Ciclovia del Tronto. Dopo mesi di segnalazioni e preoccupazioni sollevate dal sindaco di Monteprandone, la risposta delle istituzioni locali segna un passo decisivo nella risoluzione del problema».
«Il Bim Tronto ha accolto le sollecitazioni del territorio, finanziando la manutenzione straordinaria dei ponticelli lungo la ciclovia, mentre il Comune di Monteprandone ha attivato i propri uffici per portare a termine le pratiche tecniche e amministrative necessarie – continuano dalla Fiab -. L’ultimo passaggio rimasto è l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori da parte del Genio Civile, che si auspica avvenga senza ulteriori ritardi».
«Grazie a questo intervento, gli investimenti realizzati dai Comuni di Ascoli e San Benedetto per il collegamento alla Ciclovia del Tronto e alla Ciclovia Adriatica trovano finalmente una logica conclusione. La pista ciclabile Ascoli-mare, parte integrante della rete ciclabile regionale, rappresenta un’infrastruttura essenziale per collegare l’entroterra alla costa e per incentivare il cicloturismo».
Il cicloturismo si conferma un settore in forte crescita in Italia, con un impatto economico stimato in oltre 5,5 miliardi di euro nel 2023, in aumento del 35% rispetto all’anno precedente.
«Auspichiamo che l’impegno istituzionale non si esaurisca con questo intervento, ma prosegua con una manutenzione regolare dell’intera ciclovia, attualmente ostacolata dalla crescita di vegetazione invasiva che ne limita la fruibilità in sicurezza – conclude la Fiab -. Con l’arrivo della bella stagione e l’imminente aumento dell’uso delle piste ciclabili, rilanciamo l’appello affinché la Regione acceleri la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto. L’infrastruttura, già finanziata e approvata, rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo della mobilità sostenibile, ma i lavori esecutivi tardano ancora a partire».
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