Alessandro Marini, presidente del Circolo Nord del Pd
di Giuseppe Di Marco
E’ andato in scena dal 28 al 31 marzo a Nizza, il Salone di promozione turistica “ID-Weekend”. E a parteciparvi, con una delegazione alla quale si è unita anche l’assessora Cinzia Campanelli, è stato anche il Comune rivierasco. L’obiettivo era far conoscere il brand del territorio sambenedettese. Scopo raggiunto? Quali sono i risultati attesi da questo passaggio transalpino?
A chiederselo è Alessandro Marini: il presidente del circolo nord del Pd esprime la propria perplessità per un’iniziativa che prevede, fra le azioni promozionali, anche gigantografie su bus di linea.
«Se aggiungiamo – scrive Marini – la grande e innovativa idea di una promozione sui pullman del nome della nostra città il revival degli anni ’80 è presto servito. Troviamo stucchevole il doverci continuamente accontentare, come se fosse sufficiente portare a casa un compitino e fare spallucce dinanzi ad una stagione turistica 2024 dai numeri impietosi e che rischia di ripetersi quest’anno».
Marini fa notare «che sono 300 milioni i nuovi turisti, espressione di una nuova classe media – che prima media non era – che si stanno affacciando e che guardano con interesse al nostro Paese e quindi potenzialmente anche alla nostra regione e al nostro territorio. Il problema, però, come sempre, è che chi non comunica non esiste. Dinanzi a città d’arte sempre più overbooking e che stanno iniziando a pensare al numero chiuso dovremmo iniziare sin da subito a ragionare su che città turistica vogliamo essere così da intercettare nuovi arrivi promuovendo il nostro “vivere bene”. Perché questo sono le Marche e il Piceno, una terra che coniuga arte, cultura, enogastronomia e intrattenimento all’insegna del vivere bene».
Ma allora, come impostare un ragionamento sul turismo? «Non possiamo rimandare più la discussione su quale sia il target sul quale vogliamo orientarci ma che sicuramente non è quello dei milionari che affollano Cannes o Montecarlo. Anche perché solo attraverso l’individuazione del pubblico a cui vogliamo rivolgerci potremo affrontare cruciali questioni come i criteri per i bandi delle concessioni balneari, la promozione turistica, gli eventi da mettere in campo e così via. Tornando alla missione in terra francese sarebbe interessante, poi, a fronte di risultati difficilmente apprezzabili, capire i costi affrontati dall’Amministrazione per l’intera trasferta e quali siano stati i canali promozionali attivati – conclude – Nello specifico, non limitandosi a generici proclami».
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