di Lino Manni
Un punto prezioso per la classifica quello conquistato dall’Atletico Ascoli nella prima partita stagionale giocata al “Del Duca”. L’avversario di turno, il Chieti, si è dimostrata una buona squadra, mai doma.
I neroverdi, terzi in classifica, non possono arrivare alla promozione diretta ma puntano tutto sugli spareggi playoff. Per l’Atletico Ascoli il risultato di parità è una punizione per come ha approcciato la partita, per il gioco espresso e per la maturità dimostrata. Ma ci sono gli episodi che alla fine determinano il punteggio finale. E il rammarico, l’unico per capitan D’Alessandro e compagni è quello di aver buttato alle ortiche due “match point”.
Decisivi sono stati due calci piazzati dove l’Atletico si è fatto trovare impreparato. Il primo gol è arrivato dalla bandierina quando ormai tutti pregustavano un thè caldo: una disattenzione e la mischia conseguente hanno permesso al Chieti di dimezzare e riprendere fiducia. Il secondo gol, quello del pareggio, è una grossa disattenzione di tutta la difesa: un errore di piazzamento. Il traversone ha tagliato tutta l’area dell’Atletico Ascoli. Il tiro a giro non ha permesso l’uscita del portiere Pompei che però nell’occasione è apparso titubante.
Certo, dispiace pareggiare una partita su due palle inattive. Il Chieti nella ripresa ha mantenuto maggiormente il possesso della palla senza però mai impensierire o impegnare il portiere Pompei. Anzi. La squadra di Seccardini ha avuto la possibilità di segnare ancora ma ha trovato un valido portiere, per altro ascolano e di scuola del picchio, che ha abbassato la saracinesca.
Insomma, al debutto al Del Duca l’Atletico Ascoli ha fatto, anche bene, quello che sa fare. Come collettivo è stata superiore al Chieti che ha avuto il merito di agguantare il pari grazie alle sue individualità.
I NUMERI DEL CAMPIONATO
Rallenta la Samb in vetta, accelera l’inseguitore Teramo. A 4 turni dalla fine, con 7 punti di differenza tra le due squadre, un recupero è quasi impossibile. La parola fine potrebbe arrivare domenica prossima con lo scontro diretto in Abruzzo. La squadra di Palladini è sempre la squadra con il maggior numero di vittorie (19) e il minor numero di sconfitte (2).
È rossoblù anche il miglior attacco (56 reti realizzate) e la miglior difesa (17 gol subiti). La peggior difesa è quella dell’Isernia che ha subito ben 51 reti in 30 partite. Le squadre con il minor numero di vittorie Fermana e Civitanovese: solo 6. Il peggior attacco con sole 23 reti realizzate è del fanalino di coda Fermana.
Nella giornata appena archiviata si sono registrate 5 vittorie, di cui 4 in trasferta e 4 pareggi. 22 i gol segnati nella trentesima giornata di campionato. A secco i bomber del campionato. Il trio di testa formato da Umberto Eusepi della Samb, Francesco Casolla del Fossombrone e Banegas Pablo Ezequiel dell’Aquila restano al comando con 15 reti ciascuno. Sale a quota 13 gol Martiniello dell’Ancona mentre Nanapere del Castelfidardo resta a 12. Con 10 gol Kerjota della Samb. Con la doppietta di ieri Bianchimano della Fermana raggiunge il suo compagno di squadra De Silvestro a quota 9. Con anche D’Angelo della Recanatese, Cascio Facundo dell’Isernia e Saveriano Infantino del Notaresco. Il miglior marcatore dell’Atletico Ascoli è Francesco Maio con 8 reti seguito dal compagno di squadra Manel Minicucci (che ieri non ha giocato) con 5. Recanatese-Samb, finita 2-6, resta la partita più ricca di gol.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati