Samb-Sora coreografia curva
di Pier Paolo Flammini
C’è una linea neanche troppo sottile che unisce il pareggio contro il Sora a quello contro l’Ancona, lo scorso 9 marzo. Due sono le similitudini: in entrambe le gare i rossoblù hanno giocato un po’ frenati (specie il secondo tempo di Ancona, certo) e in entrambe le occasioni i due punti che avrebbero chiuso il campionato sono sfuggiti nel finale. Attenzione, nessun refuso: se ad Ancona fu Martiniello al 92′ a pareggiare i conti e togliere i due punti alla Samb, domenica scorsa un pareggio tutto sommato bene accolto fino al 93′ si è trasformato in una piccola trappola al 94′, quando Galesio, una ottantina di chilometri più a nord, ha trasformato il rigore che ha dato la vittoria al Teramo.
Perché fino al 92′ di Samb-Ancona la squadra di Palladini aveva 11 punti di vantaggio sulle inseguitrici, e con ancora 7 partite da giocare i giochi sarebbero stati chiusi; così contro il Sora, a +10 punti fino a 5 minuti dalla conclusione (anzi, a San Benedetto era già il 90′ quando il Teramo ha pareggiato, le due partite sembrano non iniziate proprio in maniera coincidente), con un rassicurante +9 fino al 94′, il finale ha detto invece +7. Il distacco, lo avevamo detto in settimana, che alla vigilia di Teramo-Samb consente agli abruzzesi di giocare la partita dell’anno con qualche speranza di riaprire il campionato nelle ultime tre partite, mentre a 9 punti sarebbe mancata soltanto la matematica.
Si giocherà inoltre senza tifosi della Samb, o con una rappresentanza molto ridotta: al momento è vietata la vendita ai residenti della provincia di Ascoli e di Martinsicuro, ma è probabile che il divieto venga esteso ad altri comuni abruzzesi (ad esempio Alba Adriatica, Colonnella, Tortoreto…). Potrebbero “salvarsi” i tifosi della Samb del Fermano e del centro nord delle Marche.
Ma torniamo al campo giocato, con l’appendice doverosa alle decisioni arbitrali. Probabilmente, come nel secondo tempo di Ancona, il risultato parziale di Recanati ha frenato la squadra, così come alcuni cambi di Palladini (Fabbrini meritava più spazio anche a fronte di un Battista non in giornata, Baldassi se non Sbaffo non al meglio potevano alternarsi con Moretti dietro a Eusepi) ma anche una sensazione di appagamento che veleggiava su tutto lo stadio, giocatori compresi, di fronte alle notizie che arrivavano da Recanati. Una specie di illusione collettiva, perché se il Teramo, invece, fosse stato in vantaggio dai primi minuti, probabilmente tutti avrebbero rischiato qualcosa in più che razionalmente, sull’1-0 per la Recanatese al 90′ di Samb-Sora, si è evitato.
La Samb comunque, anche se non brillantissima come nella fase centrale del campionato, nella ripresa ha messo alle corde una squadra formato trasferta e ammazza grandi come il Sora, non dando l’idea di essere in crisi di gioco o risultati.
Errori arbitrali: se ci sono recriminazioni per la direzione di San Benedetto, con le ammonizioni comminate agli ospiti iniziate a piovere solo negli ultimi minuti e un paio di interventi in area diversamente sanzionabili (specie un fallo evidente su Kerjota il quale però non ha accennato la minima protesta per timore di una ammonizione che lo avrebbe squalificato per Teramo, e questo ha ingannato un po’ tutti), quanto accaduto a Recanati ha pochi eguali, effettivamente, in questo campionato (forse assimilabile solo al gol non assegnato alla Vigor Senigallia contro il Chieti, con la palla respinta dal paletto interno e non vista dalla terna).
Nel primo tempo Andrea Zini, fratello gemello del sambenedettese Alessio, ha segnato il suo personale raddoppio in posizione più che regolare, tenuto in gioco, in una azione di facile lettura, da ben due difensori teramani se non tre. Ancora più grave la decisione dell’arbitro Dallagà di Rovigo al 94′: Giandonato ha calciato nettamente il pallone, proprio davanti agli occhi del direttore di gara, anche se Di Egidio è caduto pur in assenza di contatto, ma è arrivato un rigore che di fatto pesa tanto per la Recanatese e tanto per la Samb, perché il +9 significava, di fatto, vittoria del campionato.
Ma appunto per questo, essendo la Samb una squadra che non sa gestire gli incontri ma ha una propensione di dominio e ripartenze, a Teramo i rossoblù non dovranno fare calcoli, neanche a livello inconscio, e giocare per la vittoria. Perché occorre un po’ ribaltare il concetto che sta passando nelle ultime ore, ovvero del rischio di rivedere il Teramo sotto: con una vittoria la Samb conquista matematicamente il campionato. A temere la partita devono essere altri.
PREVENDITA TERMOLI – Domani alle ore 10 inizierà la prevendita per Samb-Termoli di giovedì 17 aprile (ore 15).
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