Un cittadino di Ascoli si è ritrovato al centro di una vicenda paradossale. Il 31 marzo, infatti, ha ricevuto un’intimazione di fermo amministrativo da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che intimava il blocco del suo veicolo per il mancato pagamento di 356,65 euro legati al contributo richiesto dal Consorzio di Bonifica Marche.
Tuttavia, questa somma era già al centro di una cartella esattoriale che il cittadino aveva impugnato con successo: la Corte di Giustizia Tributaria di Ascoli Piceno aveva infatti annullato la cartella con una sentenza emessa il 2 aprile 2024. L’intimazione ricevuta risulterebbe quindi priva di ogni fondamento legale.
L’avvocato dell’UGL, Fabio Luzi, ha definito il provvedimento una «gravissima ingiustizia» e ha presentato ricorso per ottenerne l’annullamento immediato. Ha inoltre evidenziato come questa vicenda metta in luce i gravi rischi connessi agli errori burocratici, sottolineando che il suo assistito «è stato danneggiato due volte: prima dalla cartella esattoriale illegittima e poi dal fermo amministrativo illegale».
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