Marche Film Commission incontra il cinema italiano

ROMA - Presentato nella Capitale ai professionisti del settore il potenziale delle Marche nel sistema audiovisivo. «Il cinema è un’opportunità culturale, ma anche economica e identitaria - ha dichiarato l’avv. Andrea Agostini Presidente della Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission - In questi anni abbiamo costruito un sistema fatto di investimenti mirati, semplificazioni, dialogo con il territorio e sostegno alle professionalità locali. Oggi le Marche sono riconosciute come una terra autentica e generosa, capace di accogliere produzioni e racconti»
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Fondazione Marche Cultura-Marche Film Commission ha presentato a Roma, più precisamente a Palazzo Brancaccio, le opportunità che la Regione Marche offre al mondo dell’audiovisivo, alla presenza di tutti i principali professionisti del settore cinematografico e televisivo.

«Il cinema è un’opportunità culturale, ma anche economica e identitaria – ha dichiarato l’avv. Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission – In questi anni abbiamo costruito un sistema fatto di investimenti mirati, semplificazioni, dialogo con il territorio e sostegno alle professionalità locali. Oggi le Marche sono riconosciute come una terra autentica e generosa, capace di accogliere produzioni e racconti. Questo è solo l’inizio: vogliamo continuare a crescere, con il contributo di tutti, perché dietro ogni produzione c’è un’intera comunità che si mette in gioco, e il nostro compito è accompagnarla e valorizzarla». 

Di fronte ad una folta platea di produttori, registi attori, giornalisti e personaggi del mondo cinema e della tv, Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission, e Francesco Gesualdi, direttore di Marche Film Commission, hanno presentato «le opportunità – si legge nella nota della Fondazione – offerte dalla Regione su molteplici  fronti strategici: dal sostegno diretto che viene dato alle produzioni, alla semplificazione burocratica grazie alla collaborazione con i Comuni, al rafforzamento della formazione professionale per tecnici e maestranze locali, fino  alla partecipazione ai Festival internazionali».

«La nostra Film Commission mette a disposizione un ecosistema fatto di paesaggi autentici, competenze tecniche, strutture e incentivi per accogliere produzioni italiane e internazionali – ha spiegato Francesco Gesualdi, direttore Film Commission Marche  – Nella Regione possiamo offrire alle produzioni un tessuto professionale qualificato, elemento decisivo anche ai fini dell’accesso ai bandi. Il nostro è un impegno che guarda al futuro con l’obiettivo di legare in modo sempre più solido il cinema alla promozione turistica del territorio, attraverso progetti come il cineturismo e la valorizzazione delle bellezze marchigiane».

L’incontro è stato anche l’occasione per presentare la nuova Guida di Repubblica “Marche e il cinema” presenta in tutte le edicole italiane, un ricco volume che racconta il legame profondo tra il territorio marchigiano e il cinema, alla presenza del direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, e della giornalista e presidente dei Nastri d’Argento, Laura Delli Colli.

«Le nostre guide nascono per raccontare il territorio in profondità, cogliendone l’anima più autentica, in questo caso, l’anima cinematografica delle Marche è protagonista assoluta – ha affermato  Giuseppe Cerasa – Abbiamo raccolto storie di grandi personaggi che hanno dato voci e volto  ad  una terra ricca di arte, artigianato, industria e charme. Il cinema diventa così un caleidoscopio di bellezza che illumina gli angoli più nascosti, esalta le location e valorizza l’identità delle Marche, perché dietro ogni luogo ci sono persone straordinarie che rendono tutto possibile».

Laura Delli Colli, ricordando figure come Dante Ferretti e Sergio Rubini, ha espresso un sentito elogio al ruolo delle Marche nel cinema italiano e al potenziale narrativo che queste terre offrono agli occhi dei registi e agli spettatori: «Questa guida ci accompagna in un viaggio tra volti, storie e paesaggi che fanno delle Marche un vero set a cielo aperto. Ogni tavola, ogni casa, ogni dettaglio racconta un’identità: è questo che rende il cinema così potente quando incontra territori come le Marche. Non è solo geografia, è memoria, cultura, vita. E rileggere questi luoghi attraverso le parole e le immagini raccolte in questa pubblicazione è un modo per riscoprire quanto il cinema sappia custodire e rivelare, anche ciò che credevamo dimenticato».

 

Tra gli interventi, quello del regista Mimmo Calopresti: «Le Marche sono un luogo di bellezza, storia e suggestione, a San Benedetto del Tronto ho lasciato un pezzo del mio cuore quando ho girato   il film “ Preferisco il rumore del mare”.  Un caro amico ha scritto un’opera prima ambientata proprio lì e mi piacerebbe tanto produrgliela. Promesso: arrivo!».

«Dopo le riprese ad Ancona con Siani e Pieraccioni, mi piacerebbe portare un nuovo set a Macerata –  ha detto Susanna Laudi  di Rai Cinema –   È una città bellissima, ma tra le province marchigiane è forse quella meno conosciuta e invece meriterebbe molta più attenzione».

 

Federico Scardamaglia, ceo della Compagnia Leone Cinematografica, ha aggiunto: «Conosco le Marche, sono un territorio bellissimo e molto vario. Penso che offra scenari ideali per raccontare storie,  tanto le grandi città, come Ancona, quanto i piccoli borghi, ricchi di fascino e atmosfera. Sono location perfette per narrazioni profonde e autentiche».

«Ho lasciato il cuore a Urbino, una città meravigliosa – ha detto l’attrice e regista Elisabetta Pellini –  Mi piacerebbe raccontare Jesi, o magari portare una nuova storia in un porto più piccolo, ma autentico. Le Marche sono un territorio ricchissimo: arte, storia, cultura, ma anche sapori e profumi. E poi… si mangia benissimo! Ci sono tante storie che meritano di essere raccontate».


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