di Salvatore Mastropietro
Grande rammarico nel post partita di Ascoli-Torres (finita 1-2, con gol decisivo dei sardi al 95′) per mister Domenico Di Carlo. Per il tecnico classe 1964 arriva la prima sconfitta dal ritorno sulla panchina bianconera in una partita in cui, occasioni e numeri alla mano, i suoi uomini meritavano sicuramente qualcosa in più.
Domenico Di Carlo (foto Ascoli Calcio)
«Abbiamo creato tante occasioni per far gol – ha esordito l’allenatore bianconero -, ma non siamo riusciti a metterla dentro come successo già anche a Gubbio. Abbiamo concesso solo due circostanze agli avversari, per il resto abbiamo fatto una grande partita. La squadra mi è piaciuta tantissimo, si è giocata la gara a viso aperto. Se c’era una squadra che doveva vincere, quella era l’Ascoli e non la Torres. Siamo arrabbiati, perché con una vittoria potevano aprirsi anche altre situazioni. Oggi la classifica ci dice che dobbiamo fare ancora punti per la salvezza e cercheremo di farli il prima possibile».
Ancora sulla prestazione e sul gol preso al 95′: «Siamo stati castigati all’ultimo secondo, in quel caso abbiamo peccato di inesperienza. Sono contento per il gol di Forte, ma peccato per non aver segnato anche il secondo nelle tre grandi occasioni avute. In due partite, tra oggi e Gubbio, abbiamo creato dodici palle gol, concretizzandone soltanto una. Abbiamo subìto tre tiri in porta e preso tre gol. Non ci sta girando come deve girare. Abbiamo fatto di tutto per vincerla, secondo me i tifosi devono essere orgogliosi per come la squadra ha lottato. Poi è chiaro che i risultati spostano i giudizi. Nel finale ci siamo abbassati un po’ troppo, ho cercato di far arrivare il messaggio di avanzare il baricentro di 10-15 metri. Nel gol del 1-2 ci sono almeno tre errori nella stessa azione. L’Ascoli ha perso per via degli episodi, siamo arrabbiati e dobbiamo lavorare ancora più duro».
Chiosa sugli episodi arbitrali, in particolare il presunto rigore non concesso per fallo di mano su tiro di Forte sul risultato di 1-1: «Con la Vis Pesaro ci è stato negato un rigore, a Gubbio ci è stato annullato un gol regolare, oggi altro episodio dubbio. Sono tre episodi in tre partite che pesano. Noi dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lavorare forte».
Sulla lotta salvezza: «Vincendo oggi si sarebbero aperti per noi altri scenari (l’aggancio alla decima e undicesima posizione, ndr). Se non abbiamo vinto la responsabilità è mia, adesso dobbiamo solo pensare a fare una grande partita nella trasferta di Sestri Levante che ci aspetta. Dobbiamo restare sereni e compatti per raggiungere l’obiettivo minimo della salvezza».
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