«La situazione all’interno del carcere di Ascoli Piceno ha superato ogni livello di emergenza».
È la denuncia del sindacalista dell’Osapp Salvatore De Blasi, che ricorda come «in appena due settimane, sette agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da detenuti violenti o con gravi disturbi psichiatrici, riportando ferite che vanno dalla rottura del setto nasale a fratture della clavicola e costole, con prognosi che spaziano dai 5 ai 60 giorni».
«L’ultimo episodio, sabato 12 aprile, ha visto protagonista un detenuto di origini magrebine che ha distrutto la propria cella e aggredito un agente al volto con dei calcinacci, mentre altri tre colleghi venivano colpiti durante l’intervento per calmarlo – aggiunge -. Ormai lavoriamo con l’ansia addosso, ogni giorno temiamo che qualcuno non torni a casa sano e salvo. Siamo stati completamente abbandonati. In questo istituto non ci sono né le strutture né il personale sanitario per gestire detenuti con gravi problemi psichiatrici. Eppure continuano a trasferirli qui, come se fossimo una discarica penitenziaria».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati