Remo Orsini racconta Orsolini e la passione per le rovesciate: «Con quella in spiaggia iniziò la favola»

CALCIO - Il momento magico del giocatore ascolano del Bologna, che qualche giorno fa ha steso la capolista Inter con una magica acrobazia. L'intervista al suo scopritore, che lo scovò in riva al mare quando era un bambino
...

Remo Orsini e Riccardo Orsolini

 

di Edoardo Ciriaci

 

Riccardo è diventato l’eroe di Napoli e dei napoletani. Con una rovesciata. Che non basta per conquistare la prima pagina degli album delle figurine, ma per catturare i cuori dei tifosi partenopei sì. La caduta dell’Inter al “Dall’Ara” di Bologna tiene ancora apertissima la lotta scudetto. «Ho rivisto il gol che segnò in spiaggia quando lo scoprii», ci racconta Remo Orsini. Dal 2021 responsabile scouting del settore giovanile dell’Ascoli Calcio, fu lui ad accorgersi del talento di Orsolini quando era un bambino.

Remo Orsini e Riccardo Orsolini

 

Prima di tutto, come procede il recupero dal suo incidente?

 

«Il peggio è passato. Adesso c’è tanta fisioterapia da fare, ma sono anche riuscito a tornare in visita al Picchio Village. Ho in programma un altro piccolo intervento al ginocchio ma nulla di complicato».

 

La forza è arrivata anche da Orsolini.

 

«Venne a trovarmi in ospedale e mi regalò la maglia con cui ha giocato in Champions League». 

 

Orsolini con i pulcini dell’Ascoli

Un campione nella vita…

 

«Un ragazzo meraviglioso. Che ha dimostrato in questi anni di Serie A di meritare la nazionale e una squadra di primissima fascia. Ma a Bologna si trova benissimo e la gente ha imparato ad amarlo. Ricordo ancora il pressing sul padre per convincerlo a farlo allenare con i pulcini dell’Ascoli. All’inizio non voleva perché essendo di Rotella era scomodo portarlo al campo, ma lo convinsi e lo allenai nei giovanissimi nazionali e in Primavera dove fu capocannoniere con 25 gol. A Sant’Egidio ne segnò uno in rovesciata da fenomeno, e quella tripletta alla prima di campionato contro la Lucchese…»

 

Il successo era solo questione di tempo

 

All’età di 8 anni dicevo che fosse un giocatore di Serie A in miniatura (ride, ndr)…aveva tutto proporzionato. Ai pulcini le partite le vinceva “praticamente da solo”, poi nei giovanissimi e negli allievi ha sofferto uno sviluppo ritardato che lo ha portato a diventare alto 1,80 metri nel giro di 6 mesi quando ormai era in Beretti. 

 

E intanto continua a bussare alla telecamera…Orsolini esulta così per mandare un messaggio, forse al CT Spalletti?

 

«Capisco che lui parli di modulo ma durante la partita si cambia spesso. Riccardo per me può fare anche la punta. Se devi trasformare il 3-5-2 in un 3-4-3 lui è l’ideale. Ed è migliorato soprattutto nella fase difensiva».

Riccardo Orsolini e il CT Spalletti

 

Anche per risolvere i problemi di un’Italia in cerca di bomber

 

«I giovani stanno mandando un chiaro segnale, anche Kean che è un giocatore fortissimo ed è tornato a segnare. Spero che ora il mister si sia convinto e lo convochi».

 

Prima di tornare ad Ascoli

 

«Per chiudere la carriera magari, sarebbe bello e so che molti tifosi, come me, lo sognano». 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X