Mare inquinato alla foce del Tronto, l’onorevole Cataldi vuol vederci chiaro e interroga i ministri

SAN BENEDETTO - Dopo aver letto il servizio di Cronache Picene, il senatore del Movimento 5 Stelle ha chiesto informazioni scritte ai dicasteri dell’Ambiente e della Salute. Vuol sapere se è il caso di avviare un monitoraggio straordinario e vuol conoscere le misure da adottare per evitare il ripetersi di simili fenomeni
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Ha smosso le acque ai massimi livelli istituzionali il servizio di Cronache Picene che dava conto dell’inquinamento marino intorno alla foce del Tronto, registrato dall’Arpam lo scorso 8 aprile. Un’emergenza fortunatamente già rientrata due giorni dopo, come certificato dalle controanalisi. Non è la prima volta, però, che il fiume più meridionale delle Marche dà certi problemi e, ora,  il senatore Roberto Cataldi vuol vederci chiaro.

 

Il tratto di mare intorno alla foce del Tronto, zona Sentina

L’esponente del Movimento 5 Stelle ha depositato un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al Ministro della Salute. «Secondo quanto riportato dalla stampa locale, in particolare da Cronache Picene – ricorda il parlamentare – i campionamenti dell’8 aprile hanno evidenziato una concentrazione di Escherichia coli pari a 3.800 ufc/100 ml e di Enterococchi fecali pari a 1.300 ufc/100 ml, ben oltre i limiti previsti dalla normativa vigente (rispettivamente 500 e 200 ufc/100 ml). Nonostante un successivo rientro nei limiti, il fenomeno sembra correlato a sversamenti anomali verificatisi in concomitanza con eventi meteorologici intensi».

 

Cataldi sottolinea come la zona in questione, ciclicamente soggetta a ordinanze di divieto di balneazione, rappresenti una criticità ambientale ricorrente, con ripercussioni sulla salute pubblica e sull’economia turistica dell’intero territorio. Con l’interrogazione si chiede al Governo: se i Ministri siano a conoscenza dei fatti esposti; quali misure intendano adottare per accertare le cause degli sversamenti e responsabilità connesse; se si intenda avviare un monitoraggio straordinario e continuativo della qualità delle acque marine e fluviali del tratto;  se siano previste iniziative strutturali per potenziare i sistemi di depurazione e fognatura;  infine, se verranno attivate forme di sostegno per le attività economiche danneggiate da questa grave situazione ambientale.

L’onorevole Roberto Cataldi del M5S

 

«Non si può continuare a intervenire solo in emergenza – dichiara Cataldi –. Occorrono interventi strutturali per garantire una qualità delle acque adeguata e prevenire danni che colpiscono non solo l’ambiente, ma anche la salute dei cittadini e il lavoro di intere comunità. Una democrazia matura si misura anche dalla tutela del suo ecosistema».

 

Il senatore auspica che i Ministeri competenti attivino con urgenza un piano d’azione integrato per fare luce sull’accaduto e avviare un reale percorso di bonifica e prevenzione. La salute pubblica e la tutela del territorio non possono essere lasciate al caso o alla sola variabilità del clima.

 

L’interrogazione integrale è disponibile cliccando qui


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