video e foto di Peppe Ercoli
Ancora un pomeriggio campale in piazza Arringo, all’indomani del caso sollevato da Lorenza Roiati con lo striscione affisso fuori dalla sua attività commerciale che le è valso una doppia identificazione prima della Polizia di Stato, poi della Polizia Locale.
Stavolta a darle manforte è arrivato candidato alla carica di presidente della Regione Marche, Matteo Ricci del Pd, nel tardo pomeriggio di sabato 26 aprile.
«Identificazione vergognosa che non è avvenuta a caso, non è colpa degli agenti ma di chi ha emanato le direttive. Chi chiede di festeggiare un 25 aprile con sobrietà significa non aver mai partecipato a un 25 aprile né celebrato l’onore alle nostre vittime», ha attaccato Ricci.
«Non immaginavo di avere questa risonanza, è stato un gesto ignobile ma ho avuto l’appoggio e l’affetto di migliaia di persone. Da qui davanti però non è arrivato nessun segno di solidarietà, eppure bastava attraversare la strada», ha detto la Roiati riferendosi al Palazzo Comunale, situato proprio davanti alla sua attività.
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