I bambini della scuola dell’Infanzia di Offida hanno partecipato oggi, lunedì 28 aprile, al progetto formativo di Gianluca Lalli e “Marche a rifiuti zero” “Il bullone”, una full immersion nella canzone d’autore e nella scrittura creativa. L’iniziativa è finalizzata a favorire la socialità e la riflessione sul tema delicato del bullismo ed è pensata per favorire nei bambini il piacere dell’ascolto e della lettura di storie, trasformando la narrazione in un processo creativo per esprimere se stessi, il proprio universo affettivo, le proprie idee, in un contesto socializzante e di condivisione di diverse modalità espressive e comunicative, come la musica, la scrittura e il canto.
Il percorso proposto utilizza la canzone musicata come strumento di socialità e di condivisione di valori contenuti nelle storie narrate e cantate, creando un clima relazionale positivo e un ambiente stimolante che, attraverso la musica, il canto, il gioco, il dialogo, la ricerca e l’esperienza laboratoriale punta a suscitare nei bambini curiosità, attenzione e interesse per la narrazione e il libro.
Dall’ascolto attivo e partecipato del repertorio musicale del cantautore dedicato al bullismo e a ogni forma di discriminazione, supportato da animazioni e drammatizzazioni di testi, si passa all’attivazione dei laboratori creativi, nei quali gli alunni hanno potuto esprimere le sensazioni provate durante l’ascolto dei brani.
Anche l’Amministrazione comunale ha partecipato a questo incontro con il sindaco Luigi Massa e gli assessori Isabella Bosano e Fabio Amabìli, per testimoniare l’importanza di far crescere i nostri bambini con un atteggiamento e uno stile comportamentale di apertura verso l’altro.
«Oggi impariamo il significato delle parole e come dobbiamo parlare con gli altri bambini e con gli adulti per farci ascoltare, ma anche per ascoltarli ed essere loro amici», ha esordito l’assessore Amabìli.
«Giochiamo, cantiamo insieme e disegniamo. Ma soprattutto ci concentriamo sulle parole, che rimangono nel tempo; perciò bisogna stare attenti quando si parla, perché le parole sono pietre, si poggiano sul cuore e dopo tanti anni le abbiamo ancora in mente», ha aggiunto Gianluca Lalli, il “cantafavole”.
I bambini sono stati invitati a partecipare attivamente allo spettacolo e ad acquisire nuove e più incisive tecniche di comunicazione. Hanno potuto sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la disponibilità alla collaborazione, lo spirito d’amicizia. Il gioco e il canto li hanno aiutati a riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti.
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