«Noi macchinisti di treni merci sottoposti a condizioni di lavoro di grande disagio»
SAN BENEDETTO - In merito a un nostro precedente articolo, ci scrivono dalla redazione "Ancora in Marcia": «Può sembrare incredibile ai non addetti ai lavori, ma restiamo in treno fino a 11 ore, i turni sono disorganizzati e spesso ci troviamo con servizi di ristoro e bagni irraggiungibili»
Un treno merci e l’immagine usata da Ancora in Marcia a commento dell’articolo di Cronache Picene
di Pier Paolo Flammini
In merito al nostro articolo pubblicato lo scorso 25 aprile (clicca qui), riceviamo una lettera di Matteo Mariani, della redazione del giornale “Ancora in Marcia“, rivista autogestita dai macchinisti italiani dal 1908. Lettera che consente di comprendere meglio alcune situazioni relative al lavoro di macchinisti di treni italiani e in particolar modo di treni merce.
Ringraziamo Mariani per le precisazioni e in merito alle condizioni di lavoro dei macchinisti siamo a disposizione per ulteriori approfondimenti in particolare, per il taglio locale del nostro giornale, per eventuali miglioramenti possibili nelle Marche e nel nord dell’Abruzzo.
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Scrive Mariani: «Volevo approfittare dell’accaduto per segnalarvi che, per quanto incredibile ciò possa apparire ai non addetti ai lavori, i macchinisti dei treni merci lavorano quotidianamente in condizioni che definire disagiate è un eufemismo, a causa dell’eccessiva lunghezza della prestazione lavorativa giornaliera (fino a 11 ore), all’organizzazione dei turni e alla trascuratezza degli aspetti logistici. Ci tengo a precisare che non sto parlando “per sentito dire” o per difendere questi colleghi per partito preso, ma per esperienza personale».
«Anche io sono un macchinista di treni merci e posso affermare senza vergogna (o forse con un po’ di vergogna) che anche a me è capitato e capita spesso di dovermi “arrangiare”, in quanto è esperienza quotidiana quella di essere “abbandonato” con il proprio treno in qualche stazione o scalo ferroviario anche per ore, con la località di ristoro o i servizi igienici più prossimi distanti anni luce» continua la lettera.
«Se foste interessati ad affrontare queste tematiche e anzi voleste aiutarci, contribuendo a diffondere le denunce che stiamo cercando di portare avanti da parecchi anni, sarò ben lieto di inviarvi del
materiale, a conferma della fondatezza di quanto sto affermando. Ringraziandovi per l’interessamento, vi porgo i miei più cordiali saluti» conclude.