La riconsegna delle opere
Dopo la riconsegna delle opere avvenuta a fine gennaio, tornano alla Diocesi di Ascoli Piceno altre sette opere restaurate presso Laboratorio Restauro/Deposito presente alla Mole Vanvitelliana:
Croce astile, Arquata del Tronto, Loc. Pescara del Tronto, chiesa della Santa Croce
il Laboratorio di Restauro presso la Mole Vanvitelliana è ideato e gestito dalla Sabap Ap-Fm-Mc con l’Icr e sostenuto finanziariamente dal Ministero della Cultura. Il sito ospita oltre 1500 opere, tutte censite e catalogate, recuperate nelle Chiese, Pinacoteche e altri edifici pubblici delle tre province maggiormente colpite dal Sisma 2016, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. L’operatività del laboratorio della Mole, dove è impegnato un pool di esperti restauratori appositamente contrattualizzati dal Ministero, ha determinato un importante cambio di passo rispetto ai precedenti interventi basati su affidamenti esterni, attuabili a singhiozzo in base ai fondi disponibili, in quanto la struttura permanente di Ancona opera tutto l’anno solo ed esclusivamente per le opere recuperate dal sisma dando priorità a quelle che rientreranno a breve nei luoghi di provenienza.
Croce astile, Venarotta, Loc. Monsampiero, chiesa di San Pietro
La Direzione tecnico scientifica del Laboratorio è curata dall’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma, con i funzionari Francesca Capanna e Angelandreina Rorro e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno Fermo e Macerata con Pierluigi Moriconi in qualità di Responsabile del Laboratorio di Restauro/Deposito.
«Il sisma ha evidenziato – commenta il Soprintendente architetto Giovanni Issini – quanto il nostro patrimonio sia una componente fondamentale nella vita quotidiana delle comunità. Le opere d’arte restaurate – continua il Soprintendente – recuperate subito dopo il sisma anche grazie al prezioso contributo del Carabinieri – Nucleo Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con Sindaci, Curie Struttura Commissariale, etc, non esprimono solo valori culturali, ma sono elementi che custodiscono memorie, vicende collettive e personali. Questa consapevolezza rappresenta uno stimolo ad operare con sempre maggiore attenzione e coscienza, al fine di conseguire risultati come la restituzione di oggi ad Ascoli Piceno».
Tabernacolo in legno policromo, Arquata del Tronto Loc. Tufo, Chiesa di SS Annunziata;
«Queste Comunità – commenta Don Elio Nevigari della Diocesi di Ascoli Piceno – che hanno subito questi grossi traumi di doversi spostare e allontanare dai luoghi di origine, anche se non possono avere al momento un alloggio nel luogo di provenienza, cercano proprio di moltiplicare i momenti aggregativi nei luoghi di origine per cercare di ricostruire anche il senso comunitario e identitario del territorio. Fra questi momenti ci sono le feste Patronali che si cercano di ripetere come prima del terremoto. Il valore condiviso della fede in queste zone dell’interno – zone di montagna- dove la Chiesa Parrocchiale e le iniziative legate ai luoghi di culto, sono gli eventi più importanti di questi Paesi».
Continua Don Nevigari: «Le restituzioni di oggi, in particolare, saranno coinvolte in due eventi di Feste Patronali in particolare si Festeggerà la Santissima Croce a Pescara del Tronto (Arquata) dove verrà esposta la Croce astile, della Chiesa della Santa Croce, mentre a Monsampietro di Venarotta si festeggerà Sant’Attanasio e in quell’occasione la Croce astile della Chiesa di San Pietro, verrà portata in processione. Le comunità rivedono il loro patrimonio restaurato e anche loro si fanno forza per affrontare il futuro».
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