Con delibera di C.C. n. 63 del 27/05/2023, ad oggetto: PROGRAMMA NEXTGENERATIONEU MISSIONE 5 COMPONENTE 2 INVESTIMENTO/SUBINVESTIMENTO 2.1"RIGENERAZIONEURBANA" - LAVORI DI RIGENERAZIONE URBANA AREA EX STADIO "F.LLI BALLARIN" CUPF83D21008580001 APPROVAZIONE PLANO-VOLUMETRICO AI SENSI DELL'ART. 48 DELLE N.T.A. DEL P.R.G.", sono stati approvati, "ai fini dell’art.48/3a delle NTA del PRG gli elaborati necessari ai fini della definizione del planivolumetrico complessivo dell’area per attrezzature pubbliche di quartiere, relativi all’intervento sull’area dell’ex campo sportivo “F.lli Ballarin”, anche rientrante all’interno dell’intervento di Rigenerazione Urbana di cui la PNRR– Next Generation EU– M5C1I2.1, composto dei seguenti elaborati che, sebbene non materialmente allegati al presente atto, sono conservati in originale nel fascicolo d’ufficio quale parte integrante e sostanziale del presente deliberato, e cost: INQUADRAMENTOURBANISTICO;
PLANIVOLUMETRICOCOMPLESSIVO DELL’AREA;
RELAZIONETECNICA."
Per caso Voi di Cronache Picene sapete se sono mai stati pubblicati questi documenti e se si dove è possibile consultarli?...
in Italia esiste dal 1998 un "Regolamento recante norme di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione per la realizzazione, l'ampliamento, la ristrutturazione e la riconversione di impianti produttivi, per l'esecuzione di opere interne ai fabbricati, nonché per la determinazione delle aree destinate agli insediamenti produttivi, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59", poi sostituito nel 2010 da un "Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008". Si tratta del SUAP! Una recente sentenza del 2020, proprio del TAR Marche, afferma che: Massima: DIRITTO URBANISTICO – EDILIZIA – Attività produttive – Procedura S.U.A.P. – Impianti sportivi gestiti in modo imprenditoriale – Applicabilità – VIA, VAS E AIA – Normativa urbanistica e normativa in tema di VIA – Autonomia in tema di verifica della compatibilità dell’intervento – VAS – Varianti urbanistiche – Incisione sulla fisionomia complessiva del territorio – Fattispecie. Per tagliare corto: non vedo cosa stia aspettando Sideralba a avanzare al SUAP un progetto in variante al PRG.
Riguardo queste considerazioni mi preme precisare alcuni punti.
Il primo è sulla necessità dello standard urbanistico. Facendo un calcolo a consuntivo, non di previsione basato sulla volumetria esistente, ma sulla base dell’effettivo numero di abitanti residenti, che è di 47.025 unità (novembre 2024 ultimo dato disponibile) e della superficie a standard fissata per la nostra Regione a 21 mq/ab, si ha la necessità di avere la disponibilità di complessivi 987.525 mq (arrotondiamo per eccesso a 1.000.000 di mq, quindi a 100 Ha) e di questi solo 12 mq/ab sono da destinare a spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti, con esclusione di fasce verdi lungo le strade, pertanto di complessivi 564.300 mq (quindi arrotondiamo a 60 Ha). Se a questi gli togliamo tutte le aree esistenti con questa destinazione, la necessità di reperire nuovo standard si riduce notevolmente. Occorre all’uopo evidenziare che nel progetto dello Schema Direttore, nella Tavola 2, è scritto: “la superficie a verde attrezzato esistente è pari a 60 Ha”, dove l’area Brancadoro non è ricompresa tra queste, mentre è ricompresa invece tra le “superficie a verde urbano di risulta”, pertanto, affermare che le aree in questione sono essenziali per garantire l’attuale e passata necessità di standard mi pare una affermazione oltremodo eccessiva. Ammenoché non si voglia aumentare ulteriormente la previsione insediativa rispetto all’attuale, con un nuovo dimensionamenti (prevedere ad esempio un aumento della popolazione fino a 60.000 ab). Ma il disegno non sarà proprio quello di far “scontare” in questa area tutta la necessità futura a standard di nuove previsioni e capacità insediative residenziali di aree sprovviste o non in grado di garantire? Obiettivo che comunque verrebbe raggiunto perché in questa area non mi pare che siano previste nuove capacità insediative ma solo verde attrezzato, nel rispetto del PRG e dell’interesse comune.
Il secondo è la natura del vincolo imposto per queste aree dal vigente PRG. La disciplina di queste aree non comporta l’inedificabilità assoluta, anche se tuttavia ne limita e condiziona moltissimo l’attività edificatoria; pertanto, nel caso di specie si tratta di vincoli conformativi, non espropriativi; pertanto, se il soggetto privato avanza al Comune un piano attuativo conforme alle previsioni del PRG non vedo dove sia il problema (non essendo aree diventate “zone bianche”), fermo restando che come prescrive il PRG all’art. 49, punto 9, “...Per la zona introdotta con la Variante di cui alla delibera di C.C. n°71 del 13/05/1994 (zona “Brancadoro”) non è in alcun caso consentito l’intervento edilizio diretto.”.
Il terzo è la legittimità dei titoli edilizi rilasciati fino ad oggi e di quella dei titoli che verranno rilasciati in futuro. I titoli edilizi sono stati rilasciati e verranno assentiti in futuro solo ed esclusivamente per aree già urbanizzate (zone A e B) e aree di espansione per quali sia già stato approvato un piano attuativo, aree dove si dà per assunto che sono dotate di standard (a parte le zone agricole); pertanto, ogni affermazione circa la generica illegittimità dei titoli edilizi in funzione della mancanza di standard è a mio avviso priva di fondamento.
Mi pare che qui da una semplice questione legata a una “stradina” tesa a garantire un passaggio pubblico da decenni, si stia degenerando in una discussione superflua e sopra le righe.
Queste considerazioni non hanno la presunzione di essere assolute e incontrovertibili, ma solo quella di contribuire alla discussione.
Arch. Fabio Menzietti
Fabio Menzietti
Utente dal
28/2/2025
Totale commenti
3