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Il mare non ha bisogno di plastica
I ragazzi a scuola di prevenzione

ASCOLI - Incontro sul delicato tema dell'inquinamento marino alla media "Luciani". La ricercatrice Unicam Martina Capriotti ha spiegato cause e pericoli della piaga che rischia di mettere a repentaglio il futuro delle acque, dei suoi abitanti e dell'uomo. Prossimo appuntamento a Grottammare
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Lotta alla plastica in mare, proseguono gli incontro organizzati da Marche a Rifiuti Zero sul delicato tema. Insistere sulle nuove generazioni è doveroso, perché rappresentano il futuro di tutti. Stavolta è toccato ai ragazzi della scuola media “Luciani” affrontare il percorso di sensibilizzazione sulla minaccia che riguarda la biodiversità marina e di conseguenza anche l’uomo.

Un momento dell’incontro alla “Luciani”

Nella mattinata di sabato 23 febbraio, dunque, gli studenti ascolano hanno avuto l’opportunità di approfondire la negativa interazione tra le creature marine, i frammenti plastici presenti nelle acque ed il loro impatto sull’ecosistema in termini di sviluppo delle specie e tossicità. Un percorso che a partire dal littering come prodotto del nostro modello di consumo punta a rendere i ragazzi maggiormente consapevoli rispetto a gesti e scelte quotidiane sostenibili per l’ambiente.
La presenza di rifiuti in mare rappresenta una minaccia per le specie e gli ecosistemi. I materiali, soprattutto i frammenti, possono essere ingeriti dagli animali rappresentando un pericolo per la biodiversità ma anche per l’uomo, poiché entrano a far parte della catena alimentare, dal plancton agli esseri umani. Il marine litter costituisce anche un problema a livello economico: dove l’economia è basata sul turismo il buono stato dell’ambiente rappresenta un fattore di attrattività. Inoltre quando i rifiuti vengono raccolti sulle spiagge e in mare, difficilmente vengono differenziati e avviato a riciclo: la prevenzione diventa pertanto lo strumento più importante.

Tra i suggerimenti semplici e alla portata di tutti è stato ricordato in primo luogo l’uso dell’acqua del rubinetto, che deve sottostare a ben rigidi standard qualitativi. In tal senso i ragazzi hanno convenuto come sia possibile risparmiare molte bottiglie di plastica utilizzando delle semplici borracce. Altri gesti quotidiani per ridurre il consumo di plastica sono l’eliminazione della cannuccia e il bando dell’usa e getta a favore di stoviglie durevoli o compostabili.
Ha partecipato all’incontro Martina Capriotti, ricercatrice dell’Università di Camerino e vincitrice della borsa di studio messa a disposizione da Sky e National Geographic in seno al programma  Sky Ocean Rescue per il progetto “Un approccio innovativo per testare l’impatto da mocroplastiche nel mar Adriatico”.
L’incontro è patrocinato dal Comune con la collaborazione della società di gestione dei rifiuti, EcoInnova, che ha donato ai ragazzi una borsa riutilizzabile come gesto concreto di riduzione dell’uso della plastica. La marcia prosegue a partire da lunedì prossimo 25 febbraio fino a lunedì 4 marzo con le scuole secondarie inferiori e superiori di Grottammare.


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