testo e foto di Simone Corradetti
Montefiore dell’Aso, 2.200 abitanti, si prepara ad affrontare la prossima consultazione elettorale del 26 maggio. Il sindaco uscente Lucio Porrà, 60 anni, perito agrario, sposato con prole e un nipotino, annuncia la sua volontà di volersi ricandidare con la lista “Verso il futuro”, che ha sempre avuto come punto principale, il tema della famiglia. Il primo cittadino ha trascorso la sua vita in Comune. Infatti fu eletto per la prima volta nel 1995 ed è stato sindaco fino al 2004, successivamente è stato vice sindaco e poi di nuovo con la fascia tricolore dal 2014. Porrà si dichiara «combattivo e pronto al confronto con gli altri candidati sindaci» che lo affronteranno.
Sindaco, quali sono state le principali azioni amministrative, in questa legislatura?
«Abbiamo puntato soprattutto sulla promozione turistica, sfruttando al meglio le potenzialità del territorio, come il polo museale, le aziende agricole con i loro prodotti di buon livello e l’artigianato, e siamo felici di avere sul nostro territorio comunale, una delle più grandi aziende calzaturiere nelle marche, come la “Imac”. Inoltre apparteniamo al club dei Borghi più belli d’Italia e per noi è motivo di orgoglio, per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, con i nostri bei paesaggi che possiamo ammirare».
Sull’ambiente e sui rifiuti?
«Abbiamo puntato molto sul rispetto dell’ambiente, continuando il nostro percorso per la raccolta differenziata, passando dal tradizionale “porta a porta”, alle micro-isole informatizzate. Ogni nucleo familiare possiede una chiave elettronica di riconoscimento per accedere ai cassonetti dell’immondizia, mentre per gli artigiani e le aziende ritiriamo la spazzatura direttamente a domicilio. Ritengo, che questo nuovo sistema, abbia portato dei frutti, visto e considerato che dal 60% con il “porta a porta” siamo passati al 74% in sette mesi e abbiamo eliminato i sacchetti della spazzatura, davanti alle abitazioni del centro. Il nostro auspicio è un abbattimento dei costi sulle famiglie».
E sulla Sanità?
«Lottiamo contro la chiusura dell’ospedale di San Benedetto, perchè già abbiamo subìto la chiusura del nostro presidio ospedaliero a Montefiore, trasformato in un poliambulatorio, affiancato dalla Rsa per i malati in lunga degenza. Fortunatamente abbiamo un gruppo di volontari della Croce Verde che ci aiuta durante le emergenze».
Come vi state preparando per il Carnevale Storico?
«Non nascondo la mia preoccupazione per l’abuso di alcol, che spesso riguarda i giovani. Per questo stiamo predisponendo misure eccezionali di prevenzione e sicurezza, in massima sinergia con le forze dell’ordine, la vigilanza privata, la Polizia Municipale e la Protezione Civile. Tutti i varchi d’accesso al paese saranno scrupolosamente controllati. Per la festa ci saranno otto carri mascherati, musica e balli di gruppo. La mia raccomandazione è quella di prendere ad esempio il carro dei bambini».
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