Ci sono voluti i Vigili del fuoco per entrare nella casa dove si trovava da solo. Con l’aiuto dei Carabinieri di Offida è stato evitato che potesse commettere un gesto di autolesionismo, probabilmente irreparabile. Protagonista di nuovo l’uomo di 52 anni che da tre giorni viene soccorso dall’ambulanza del 118, e poi torna a casa dove continua a dare in escandescenza e manifestare propositi suicidi. Oggi pomeriggio i familiari, che non erano in casa, si sono evidentemente allarmati non avendo ricevuto risposte alle loro telefonate, e si sono quindi di nuovo rivolti ai Carabinieri. Questi ultimi si sono recati nella sua abitazione, insieme a pompieri e personale sanitario, e per la terza volta in tre giorni il 52enne di origini campane, ma residente da anni a Offida con la moglie e tre figli, è stato accompagnato all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
Ventiquattr’ore prima era stato portato in ospedale dopo che aveva dato in escandescenza brandendo una spranga di ferro. E’ stato lui anche l’autore della scritta sul muro lungo la Mezzina in cui c’erano riferimenti alla mafia e al sindaco (Valerio Lucciarini, ndr) che è stata poi cancellata. Oggi sembra che sia fuggito dal luogo dove era in cura e, addirittura a piedi, è tornato a Offida. Al momento si trova di nuovo al “Mazzoni”. Tutto ciò non cancella la denuncia dei Carabinieri che lo accusano di danneggiamenti e porto abusivo d’arma. Nel frattempo il sindaco Lucciarini ha provveduto a mettere in sicurezza la famiglia, come è previsto dalle norme in materia di ordine e sicurezza. Ma la storia non è finita qui. All’ospedale di Ascoli, infatti, poco fa l’uomo ha dato di nuovo in escandescenze. A questo punto è scattato il Tso (trattamento sanitario obbligatorio) e, dopo l’arrivo delle forze dell’ordine – alle quali in questi ultimi giorni il 52enne ha dato molto lavoro – è stato trasferito in una struttura di San Benedetto.
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