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Tenta di dare fuoco all’ex moglie
davanti alle due figlie:
arrestato un operaio di 50 anni

VIOLENZA - Dopo il 33enne di San Benedetto accusato di stalking, estorsione e danneggiamenti e il 41enne di Ascoli che ha massacrato di botte la moglie davanti alla figlia di 14 anni, nel giro di pochi giorni le porte del carcere di Marino del Tronto si aprono per un "fresco" separato che a Grottammare ha cosparso di benzina la donna brandendo un accendino
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di Andrea Ferretti

E ora sono tre. Tre uomini arrestati, proprio nei giorni a ridosso della Festa della donna, per reati contro donne come stalking, maltrattamenti, violenza, estorsione e (forse) tentato omicidio. Tre soggetti che ora si trovano – si spera per un pò di tempo, ma probabilmente non sarà così – nel carcere di Marino del Tronto. Due sono di San Benedetto, uno di Ascoli. Partiamo dall’ultimo caso, quello di un 50enne che non ha accettato la fresca (circa un mese fa) separazione dalla moglie. Lui non ci stava, e allora ha cercato di far ricredere la donna a… modo suo. Si tratta di un operaio, tra l’altro conosciuto alle forze dell’ordine, che a Grottammare ha prima cercato di sfondare il portone dove abita la donna, e poi è entrato nell’appartamento attraverso una porta-finestra.

Quel che è peggio, è che era munito di una tanica di benzina che ha poi svuotato addosso alla donna la quale, purtroppo, l’ha anche ingerita procurandosi una lieve intossicazione (è stato poi soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale per i controlli del caso). Ha poi cosparso la stanza di benzina, alla presenza delle due figlie minori e, brandendo un accendino, ha minacciato di dare fuoco a tutto. Alla fine, per fortuna, ha desistito quindi, in preda a uno stato a di poco confusionale, è fuggito a bordo della sua auto. Che non fosse lucido lo dimostra anche il fatto che ha urtato diverse vetture parcheggiate a bordo strada. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Stazione di Grottammare, avvisati probabilmente da chi ha assistito a una scena che non poteva di certo passare inosservata. L’uomo nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce, ma i filmati della videosorveglianza di alcune telecamere della zona, hanno dimostrato che alla guida c’era lui.

Per arrestarlo, probabilmente, ai Carabinieri bastava il racconto della donna e delle due figlie. Sta di fatto che alla fine l’uomo è stato raggiunto dal provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunbale di Fermo, competente per territorio a Grottammare. Poi i militari dell’Arma lo hanno trasferito al carcere ascolano di Marino del Tronto. Lo stesso dove si trovano da pochi giorni il 33enne arrestato a San Benedetto e accusato di stalking, estorsione e danneggiamenti, e l’ascolano di 41 anni che ha massacrato di botte la moglie davanti agli occhi della figlia di 14 anni. I Carabinieri del comando provinciale di Ascoli riferiscono di un’ordinanza firmata dal magistrato per “reati persecutori”, anche se quando una persona tenta di dare fuoco ad un’altra cospargendola di benzina e brandendo un accendino potrebbe trattarsi di un reato che si avvicina molto al tentato omicidio.

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