di Bruno Ferretti
(fotoservizio di Sandro Perozzi)
Un pareggio che non risolve i problemi dell’Ascoli (e neppure quelli del Pescara) ma tiene accesa la speranza salvezza dei bianconeri. Nel turno prenatalizio arriva il terzo 1-1 consecutivo di Cosmi, ma stavolta – a differenza dei due precedenti – è ottenuto in rimonta visto che il primo tempo si chiude con il Pescara avanti. In classifica l’Ascoli guadagna un punto sulla Pro Vercelli ma ne perde due nei confronti della Ternana che batte proprio i piemontesi nel duello diretto fra le penultime. Il Picchio resta fanalino di coda ma non molla. La possibilità di chiudere l’andata a quota 20 esiste ancora visto che resta una partita da giocare, giovedì prossimo a Brescia. I tifosi bianconeri si aspettavano un regalo di Natale ma non lo hanno avuto. Lo riceveranno per la festa di fine anno?
Una sorpresa all’annuncio delle formazioni. Contrariamente a quanto fatto capire alla vigilia («Lanni è guarito e c’è una gerarchia da rispettare»), Cosmi fra i pali conferma Ragni dopo l’ottima prestazione di Avellino. E lascia il titolare Lanni in panchina. Ma sarà proprio Ragni, con un clamoroso errore, a favorire il vantaggio del Pescara.
Si comincia con il ricordo di Costantino Rozzi, il presidentissimo scomparso 23 anni fa (18 dicembre 1994) proprio nel giorno in cui l’Ascoli sconfisse 3-0 il Pescara. I calciatori dell’Ascoli, come ormai tradizione in occasione degli anniversari della scomparsa, indossano calzini rossi, come quelli che Costantino considerava portafortuna. In curva viene esposto un grane striscione con una frase di Rozzi (“Il pubblico mi commuove particolarmente”) mentre vengono lanciati cori tipo “Un presidente, c’è solo un presidente”. Sul maxi schermo scorrono immagini di repertorio dell’indimenticabile presidente, ricordato da Carlo Mazzone, il suo primo grande allenatore. E c’è anche un coro dedicato all’attuale patron Bellini che se ne è tornato in Canada: “Bellini porta rispetto”. Coro decisamente più offensivo nei confronti del patron quello che si alza dalla curva poco dopo il gol del Pescara. Dura poco, ma lo sentono tutti forte e chiaro.
Comincia la partita e dopo due minuti l’Ascoli rischia grosso. Sul cross teso dell’avanzato Mazzotta, in piena area De Santis intercetta con il braccio. Sarebbe rigore ma l’arbitro Baroni non lo fischia e l’Ascoli tira un sospiro di sollievo. La risposta bianconera al 10’con Bianchi che raccoglie una corta respinta dei difensori abruzzesi ma da ottima posizione calcia in bocca a Fiorillo. La partita va avanti senza sussulti fino a quando (39’) arriva il gol del Pescara che illude i circa 650 tifosi al seguito il terzino Crescenzi calcia da almeno 25 metri. Tiro forte ma centrale. Ragni, chissà perché, prova a respingerlo con il piede destro ma svirgola e il pallone finisce nel sacco. Un errore davvero grave. Il primo tempo si chiude con una leggera spinta alle spalle di Mazzotta su Perez in area: il centravanti accentua la caduta e invoca il rigore. Rimedia un cartellino giallo per proteste.
Certamente migliore l’Ascoli nella ripresa. Il peggio arriva subito (4’). Sulla punizione-cross dalla trequarti di Buzzegoli svetta Bianchi di testa e infila Fiorillo nell’angolo opposto. Il Pescara reagisce e al 13’ colpisce la traversa con un tiro del nuovo entrato Valzania deviato da Gigliotti. Nell’ascoli esce Mogos, entra Pinto che si piazza a sinistra, mentre Cinaglia si sposta sul versante destro. Tante emozioni nel finale. Addae va via in contropiede (34’), scambia con Baldini, appena subentrato a Perez, e costringe Fiorillo a una difficile deviazione in tuffo. Lo stesso Baldini (42’) colpisce la base del palo con un gran tiro da fuori area, poi ci riprova nel recupero ma Fiorillo respinge in volo e mette in cassaforte il pareggio. Al fischio di chiusura Cosmi va con i giocatori sotto la curva a ringraziare e “caricare” i tifosi. Mentre cala il sipario parte per lui un coro affettuoso: “Uno di noi, Cosmi uno di noi”.
ASCOLI (3-5-2): Ragni; De Santis, Padella, Gigliotti; Mogos (24’st Pinto), Addae, Buzzegoli, Bianchi (35’st Carpani), Cinaglia; Lores Varela, Perez (31’st Baldini). A disposizione: Lanni, Venditti, Florio, Castellano, Parlati, Clemenza, De Feo, Santini. Allenatore: Cosmi.
PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Crescenzi, Coda, Bovo, Mazzotta (39’st Elizalde); Coulibaly (5’st Valzania), Carraro, Brugman; Mancuso, Pettinari (45’st Del Sole), Benali. A disposizione: Antonino, Stendardo, Proietti, Baez, Capone, Cappelluzzo. Allenatore: Zeman.
Arbitro: Baroni di Firenze (assistenti Rossi e Villa, 4° ufficiale Abbattista).
Reti: 39’pt Crescenzi (P), 4’st Bianchi (A).
Note: spettatori paganti 2.368, incasso 19.623 euro (3.551 abonati, quota 25.289). Ammoniti: Crescenzi, Perez, Bovo, Coda, Mogos, Carraro e Pinto. Espulso Padella (50’st) per doppia ammonizione. Angoli 5-4 per l’Ascoli. Recupero 1’+6’.
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