«L’accusa rivolta alla Regione Marche da parte del direttore tecnico di Arcale Gianni Veneziano di aver utilizzato le imprese del territorio per noi è una medaglia», dichiara Angelo Sciapichetti, assessore regionale alla protezione Civile. «Questa operazione è stata fatta nel rispetto della legge e le imprese che si sono impegnate nelle opere di urbanizzazione hanno dimostrato grande qualità e capacità. Non è un caso, infatti, se su queste realizzazioni non abbiamo la minima lamentela. Dire ai comuni che hanno sbagliato nel tenere la popolazione vicina al territorio di origine è contrario a quanto fatto fino ad oggi, ovvero la volontà di ripopolare le comunità. Bene hanno fatto i sindaci a
scegliere aree anche difficili da urbanizzare, ma che permettessero di raggiungere l’obbiettivo». Sciapichetti aggiunge: «Ci si può accusare di tutto tranne che di aver scelto le casette, visto che questo è il frutto di una gara esperita dalla Protezione Civile nazionale -aggiunge – I tecnici di Arcale farebbero bene ad andare a riparare tutti gli eventuali guasti che si manifestano nella sae montate, per le quali, si sono presi dal primo all’ultimo giorno del contratto e spesso anche i giorni successivi, finendo frequentemente in penale. E’ veramente grave accusare la Protezione Civile Nazionale di aver sbagliato il progetto di emergenza, a pochi giorni dal conferimento, da parte del Presidente della Repubblica, della medaglia d’oro per qualità e competenza manifestate in ogni teatro emergenziale. Ora è il momento di preoccuparsi della conclusione dei lavori, poi si accerterà ogni responsabilità sui gravissimi ritardi e difetti riscontrati nelle Sae realizzate da Arcale».
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