E’ il candidato sindaco di una lista civica che prende vita da un movimento apartitico. Ma i valori di appartenenza, Emidio Nardini, li custodisce ben stretti, rivendicandoli ad ogni appuntamento politico. Come nel caso della manifestazione sindacale di ieri ad Ancona, organizzata da Cgil-Cisl-Uil per chiedere alla Regione Marche ed al Governo “il mantenimento della sanità pubblica e del diritto alla salute, messi in discussione – denunciano i sindacati – dai tagli di spesa nazionali e regionali”.
Ebbene, il candidato sindaco di “Ascolto e Partecipazione” era lì, insieme ad altri ascolani ed ascolane partiti col pullman della Cgil, a far sentire la sua voce, a dimostrare con la propria presenza il desiderio di cambiamento che anche nel capoluogo Piceno spira forte. Assente, invece, il candidato sindaco del centrosinistra unito (Pd, Art 1, Psi) Pietro Frenquellucci. A dimostrazione, forse, come si dibatte da un po’ di tempo negli ambienti del centrosinistra ascolano, che il vero candidato di sinistra, quella movimentista, sociale, e, quindi, più vicina agli interessi della gente comune, è proprio Nardini.
E chissà che alla fine questa coerenza valoriale, questa appartenenza ideologica ad un passato fatto di partecipazione e battaglie sindacali, non convincerà quei tanti ascolani che, delusi da una certa politica, riscoprono in Nardini e nella sua lista civica dei reali, coerenti e convincenti interlocutori politici.
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