di Andrea Ferretti
Il Sestiere di Porta Romana è in lutto. Tutta la Quintana è in lutto. Questa notte ad Ascoli è morto Luigi Civita, lo storico cavaliere che contribuì a fare grande la Quintana, tra i primissimi a cimentarsi nella Giostra al Campo dei Giochi. Civita vinse due Palii, nella seconda edizione del 1956 e poi quello dell’edizione speciale del 1960 che venne assegnato a Roma il 4 settembre 1960 a margine dei Giochi Olimpici, quando al Circo Massimo la Quintana di Ascoli sfilò in tutta la sua sfarzosità con mille figuranti.
Un giorno memorabile, una Giostra che è stata tramandata alle giovani generazioni dai racconti di chi la visse e da sbiadite immagini dell’epoca. Civita, ascolano doc (era nato nel 1922), fin da giovanissimo legato al mondo dell’equitazione, finchè ha potuto ha seguito anche la Giostra al Campo dei Giochi in compagnia dei figli. Uno di questi, Giulia, ha anche scritto un libro sulla storia del padre, una “testimonianza” molto apprezzata dalla critica che ha ricevuto dei premi nelle rassegne cui ha partecipato. Luigi Civita aveva 97 anni e fino a pochi mesi fa non era difficile incrociarlo per le strade di Ascoli, con il suo passo da fare invidia anche a un cinquantenne.
Fu tra i primi quattro cavalieri che si cimentarono contro il Moro nel 1955, quando ancora i Sestieri erano quattro (divennero sei l’anno successivo). Si piazzò al posto d’onore, ma poi vinse la Giostra successiva in sella a Farfalla. Partecipò ad altre sette Quintane per un totale di nove Giostre – sempre con Porta Romana, il Sestiere dove viveva – e il suo palmares, che resta scolpito nella storia rossoazzurra e della Quintana, racconta di due Palii, due secondi posti, due terzi posti, due quarti e un quinto. Quando corse la sua prima Quintana aveva 34 anni, quando trionfò a Roma, in sella a Zorro, ne aveva 38. Si ritirò a 40 anni nel 1962, lasciando la lancia di Porta Romana al giovane umbro Gino Ricci. Fino allo scorso anno ha partecipato, accompagnato dalla figlia Giulia, a diverse iniziative del Sestiere, ogni volta accolto da icona vivente. Anche da chi aveva solo ascoltatato i racconti dei genitori o dei nonni di un cavaliere che, sotto i giorni della Quintana, custodiva così gelosamente il suo cavallo da portarlo con sè nella sua casa di rua della Colonna. Già, la traversa di via delle Torri dove ancora oggi sul muro esterno c’è l’anello di ferro al quale legava il suo amato cavallo.
Il funerale di Luigi Civita verrà celebrato domani, mercoledì 17 aprile, alle ore 15 ad Ascoli nella chiesa di San Francesco.
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