di Luca Capponi
(foto e video di Andrea Vagnoni)
La magia che avvolgeva botteghe, rue, case antiche resta impareggiabile, su questo sono tutti d’accordo. Ma il segnale che arriva da Comunanza è di quelli forti: il terremoto ha tolto parte del centro storico, ma il presepe vivente va avanti. Un anno di pausa forzata non ha intaccato la volontà e la determinazione di una comunità tra le prime in regione a cimentarsi con tale tipo di rappresentazione: era il 1969, infatti, quando andò in scena per la prima volta. E sembrava davvero di stare in Palestina, di volare indietro nel tempo attraverso le epoche, grazie ad una perizia realizzativa che oggi è rimasta la stessa.
L’edizione 2017 è andata in scena nel pomeriggio del 26 dicembre nella nuova location del parco della Rimembranza grazie all’organizzazione di Comunanza Eventi, pro loco, Comune ed alla regia di Marco Renzi: una suggestiva “scalata” verso la vetta della natività con circa 200 figuranti, bambini, ragazzi, adulti ed anziani, tutti a dare un segnale di unione generazionale ed incoraggiamento attraverso la metafora della rinascita. Alla fine del percorso Renzi ha inserito un camion e dei rottami atti a simboleggiare gli odierni attentati terroristici, per un cortocircuito tra antichità e modernità; su una gomma ha posizionato una piccola natività, come struggente monito.
Dopo la ripartenza, salutata da un pubblico che anche stavolta si è confermato numeroso, l’appuntamento è per il 2018. E chissà che non si potrà tornare finalmente ad usufruire del meraviglioso centro storico comunanzese, uno dei più affascinanti della provincia. Una speranza che è nel cuore di tutti.
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