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Area per il nuovo ospedale,
Castelli consulta i sindaci

ASCOLI - Ma non ha ancora intenzione di convocare la Conferenza. Una partita a scacchi che rischia di far slittare i tempi e danneggiare i servizi sanitari nel Piceno
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ASCOLI – Per ora il sindaco di Ascoli Guido Castelli, nonostante il pressing di tante parti, dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, al Pd ascolano, al consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani, non ha nessuna intenzione di convocare la Conferenza dei sindaci dell’Area vasta n. 5 per proporre alla Regione la località dove costruire il nuovo ospedale unico Marche Sud. Nella conferenza dei sindaci infatti si vota per “teste” e non per “quote” (come ad esempio alla Ciip o alla Start) e quindi il centro destra non ha la maggioranza e di conseguenza Castelli rischierebbe di non essere eletto come presidente. Anzi, secondo rumors autorevoli, i sindaci di centro sinistra (numericamente in maggioranza tra i 33 del Piceno) sarebbero pronti ad eleggere il primo cittadino di Folignano, Angelo Flaiani, ora tesserato con il Pd.

Guido Castelli

Tornando a Castelli, la sua potrebbe essere in arrivo una mossa “preparatoria”. Nel senso che il primo cittadino, dopo che si è consultato col sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, si appresta, secondo indiscrezioni provenienti dall’Arengo, a scrivere a tutti i sindaci del Piceno per mettere in moto una sorta di istruttoria e avere quindi un’idea delle loro valutazioni. Insomma su questo tema sembra che qualcosa si cominci a muovere. Castelli resta fermo sulla sua posizione di sempre. Dice solo:  «Prima che il territorio possa indicare alla Regione l’area sulla quale costruire il nuovo ospedale, è indispensabile che la Regione faccia un atto confermativo della sua volontà di istituire l’Azienda Ospedaliera Marche Sud. Anche dal Consiglio comunale ho avuto questo mandato».  Solito ritornello del centrodestra: prima Azienda Ospedaliera, per avere autonomia di bilancio, poi nuovo ospedale . Sulla stessa posizione anche il primo cittadino di San Benedetto. Però, come detto, sulla scelta dell’area qualcosa potrebbe muoversi nelle prossime settimane. Sembra di capire che l’intenzione di Castelli sia quella di verificare, in via preliminare e conoscitiva, il parere dei vari sindaci. Quasi una partita di scacchi. Nessuno vuole scoprire le carte per primo. Col rischio però che a rimetterci sia la salute dei cittadini se i tempi continuano a slittare. I nuovi ospedali  di  Marche Nord, Macerata, Fermo e Amandola hanno già nero su bianco e il percorso è iniziato. Ascoli ancora al palo.

Per quanto riguarda la possibile area Castelli si è pronunciato da tempo sin dalla precedente legislatura regionale quando era presidente Gian Mario Spacca: il Comune di Ascoli è pronto a mettere a disposizione della Regione, gratuitamente, un terreno di sua proprietà nella zona di Campolungo. Ma gli altri sindaci cosa ne pensano? Piunti non si è mai pronunciato ma è molto probabile che sia favorevole ad una localizzazione nella media-bassa Valle di Tronto. E i sindaci dei Comuni più piccoli? Forse Castelli teme proprio questi molti dei quali fano riferimento al centrosinistra. Li teme anche in Conferenza dei sindaci. A suo tempo era stata ipotizzata un’area in territorio di Spinetoli.

f.d.m.


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