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Diocesi, il bilancio 2017 e i progetti
Fondi per oltre 2 milioni di euro

ASCOLI - Il vescovo D'Ercole ha riunito i collaboratori per illustrare alla giunta comunale quanto fatto nell'ultimo anno e parlare del 2018. Oltre 70 le famiglie sostenute. Interventi per il post sisma ad Arquata, Offida ed Acquasanta Terme. Offerto aiuto alla Zarepta
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Col tramontare del 2017, inevitabilmente, da più parti arrivano i bilanci di fine anno. Anche la Diocesi, durante un incontro in Episcopio tra il vescovo Giovanni D’Ercole, i suoi collaboratori e la giunta comunale guidata dal sindaco Castelli, ha presentato iniziative e progetti tra passato, presente e futuro, tra sisma e ricostruzione.
Il compito è toccato a don Alessio Cavezzi, il quale ha posto l’accento sulle attività svolte della Caritas diocesana, dal Centro d’Ascolto all’attività dell’Emporio della Carità, dagli interventi medici al sostegno alle famiglie in difficoltà. Successivamente don Alberto Fossati ha illustrato gli interventi realizzati in questo campo e i progetti in essere, soprattutto per quanto riguarda le comunità. Ecco dunque il sostegno economico alle famiglie che vivono gravi situazioni di disagio – per la perdita della casa, del lavoro e devono sostenere spese e mutui – attraverso il contributo Caritas Nazionale, gemellaggi di diverse comunità e paesi e il fondo della Diocesi. Fino ad ora sono state sostenute oltre 70 famiglie. L’intervento è constato nell’ascolto, il rilievo del disagio, il coordinamento con gli altri enti e il finanziamento oltre all’accompagnamento personale nel tempo. Gli interventi sono stati calibrati in base alle necessità di ciascuna famiglia per un importo complessivo di quasi un 1 milione di euro.

Il vescovo D’Ercole

Inoltre, la Diocesi ha sostenuto la ripresa di diverse attività produttive attraverso il finanziamento di oltre 200.000 euro.
E’ stato terminato il centro comunitario polivalente a Borgo di Arquata. Sempre a Borgo si sta ultimando la realizzazione del Centro di Spiritualità “Padre Pio” che comprenderà una chiesetta al servizio di Arquata e l’alloggio di una comunità di suore che lavoreranno con il parroco per la popolazione.
Sono iniziati anche i lavori del centro comunitario di Acquasanta Terme. Il vecchio centro è crollato dopo il sisma pertanto si sta procedendo alla demolizione del vecchio, allo smaltimento, alla progettazione del nuovo in sinergia con la parrocchia. Il costo complessivo a corpo è di quasi 687.00 euro, oltre 45.000 euro di demolizione e smaltimento. Anche ad Offida il vecchio centro parrocchiale è crollato e a metà febbraio verrà inaugurato il nuovo. L’importo complessivo è di 580.000 euro per la costruzione del nuovo.
Ma ci sono anche nuovi progetti e nuove attenzioni perché le situazioni sono e rimangono difficili. Così, continuano il sostegno e l’ascolto delle famiglie che hanno perso il reddito, così come si cercherà di dare un segnale contribuendo a riattivare l’economia di tutte le frazioni con sostegni mirati e coordinati alle aziende e piccole imprese che versano in condizioni drammatiche: in collaborazione con Caritas Torino, Fondazione Agnelli, Laboratorio della Speranza, Comune di Venarotta, Università e Regione Marche, si sta progettando un Laboratorio di restauro che coinvolga diversi mestieri e competenze.

La zone dove sorgerà il centro comunitario di Acquasanta Terme

Da ultimo si sta lavorando per la costituzione del PAS. Non riuscendo ad avere una struttura idonea in tempi brevi, la Diocesi cercherà di dare segnali concreti che possano dare risposte immediate in attesa di un soluzione ideale e definitiva. Presso i locali della parrocchia san Marcello è in funzione un servizio di accoglienza tutti i lunedì pomeriggio e i giovedì pomeriggio. Nei locali costituiti come “Centro Caritas – don Peppe Giuliani” vengono già seguite oltre 65 famiglie. Nel mese di febbraio la Diocesi metterà a disposizione anche un servizio di prima accoglienza notturna sempre nella struttura parrocchiale.
Inoltre è stato offerto a Zarepta una soluzione per poter continuare a svolgere in serenità il servizio di distribuzione dei pasti mettendo a disposizione una cucina attrezzata e un luogo di somministrazione e consumazione.

 


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