Per Antonio Canzian, 62 anni, medico ospedaliero al Mazzoni di Ascoli, assessore provinciale dal 2004 al 2009 e assessore regionale e vice presidente della Regione dal 2010 al 2015, e non ricandidatosi, per il Pd, queste elezioni significano il ritorno alla politica, dopo aver lasciato il Pd, con la lista civica “Ascolto e Partecipazione”. E’ stato anche segretario cittadino dei Ds dal 2000 al 2004.
Canzian, perché ha scelto la lista “Ascolto e Partecipazione” a sostegno del candidato sindaco Emidio Nardini?
«Per la sua rettitudine, la sua serietà, la sua competenza, la sua passione dimostrata in tanti anni di professione medica. Perchè, come egli sempre dice, “in questi anni abbiamo delegato troppo, ci siamo fidati di persone che spesso hanno fatto della politica un mezzo per fare carriera: è mancata la partecipazione”. Gli stessi, peraltro, che oggi si ripresentano dopo aver amministrato nei vent’anni passati».
Qual è la sua “mission” se sarà eletto consigliere comunale?
«Creare lavoro. Ascoli non è più una città industriale. Ma non è ancora una città della cultura, non è una città turistica, non è una città universitaria. Non è una città del terziario avanzato. E questo sono i numeri a dirlo. E’ una città che potrebbe tanto, ma non è. Ricostruire, in un grande processo partecipativo, il ruolo e la funzione di Ascoli nel territorio per creare lavoro: questo è il compito che spetta al sindaco. Questa sarà la vera sfida dei prossimi cinque anni».
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