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App, anteprima al Filarmonici
col “Saul” di Ortoleva
e il Teatro Cast

ASCOLI - Il festival delle arti sceniche contemporanee avrà il clou nelle giornate di venerdì e sabato con una maratona di spettacoli molto interessante. Nuove tendenze e nuovi talenti. Il 22 maggio spazio alle prove aperte per lo spettacolo tratto da Gide, il giorno successivo ecco il "Platonov" diretto da Marinelli
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di Franco De Marco

Quello che c’è di nuovo nel teatro contemporaneo. Le tendenze. I nuovi talenti. Prende il via mercoledì 22 maggio, con un’anteprima di due giorni sotto il titolo “Prime apparizioni”, APP ovvero Ascoli Piceno Present, quarto festival delle arti sceniche contemporanee che entra nel vivo nelle giornate non stop di venerdì e sabato. Teatro, musica, danza e circo. Tutto da vedere e ascoltare (venerdì, ore 17, nella Chiesa di San Pietro in Castello, c’è l’Orchestra Filarmonica Marchigiana con Serata Ligeti). Su Ascoli l’attenzione del mondo dello spettacolo nazionale. Il progetto di Comune di Ascoli, Amat, Mibact e Regione Marche nell’ambito di Marcheinvita-Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma, coordinato dal Consorzio Marche Spettacolo, alla quarta edizione, ideato dal direttore dell’Amat Gilberto Santini, ha una chiara valenza nazionale.

Un momento delle prove di “Saul”

Il primo appuntamento, mercoledì alle ore 21, nel Teatro dei Filarmonici, è con “Cantiere Aperto per Saul”, liberamente tratto dall’Antico Testamento e “Saul” di André Gide. Drammaturgia Riccardo Favaro e Giovanni Ortoleva. Con Alessandro Bandini, Marco Cacciola e Federico Gariglio. Regia di Giovanni Ortoleva. Scenografia di Marta Solari. Movimenti di scena di Gianmaria Borzillo. Consulenza musicale di Ettore Biagi e Pietro Guarracino. Produzione Teatro della Tosse.
E’ l’occasione unica per il pubblico più curioso e attento di scoprire in forma di prova aperta lo spettacolo Saul del giovane regista Giovanni Ortoleva, menzione speciale alla Biennale di Venezia 2018, concorso Registi Under 30, che debutterà ufficialmente il 27 luglio a Venezia nell’ambito del 47mo Festival Internazionale del Teatro. Per descrivere il lavoro il regista prende a prestito le parole del cantautore americano Jimmy Cox: “Nobody knows you when you’re down and out” (Quando sei a terra non ti conosce nessuno).

“Platonov” del Teatro Cast

Nell’Antico Testamento Saul compare come il primo re d’Israele, eletto da Dio e successivamente da Lui ripudiato. Il giovane David, mandato a palazzo per calmare il re con il suono della sua cetra, riesce a riscuoterlo dal dolore in cui è precipitato e conquista l’amore suo e di suo figlio Gionata. Quando però il giovane sconfigge il gigante Golia diventa evidente che il suo ruolo è più grande di quello per cui è stato annunciato.
«Ho scelto di raccontare la storia di Saul – spiega Giovanni Ortoleva – per affrontare questo fantasma, convinto che ogni storia riguardi il tempo che cerca di dimenticarla. Ho riscritto la vicenda di Saul, insieme al drammaturgo Riccardo Favaro, accostando ai re le rockstar, alle regge imperiali le suite d’albergo. La nostra riscrittura, partita dall’Antico Testamento, si è nutrita forse più di cinema e musica che della lettura di testi sull’argomento, ma il Saul di Andre Gide è stato un riferimento cardinale del nostro lavoro. Col passare del tempo mi sono reso conto che tutti i progetti che ho realizzato negli ultimi anni parlano, in un modo o nell’altro, di fallimento. La nostra drammatica incapacità di affrontare la dèbacle, in fondo, mi diverte molto. Quello che si vedrà ad Ascoli è l’esito dei nostri primi dieci giorni di lavoro. Ci tengo a specificarlo per chiarire che il pubblico non vedrà uno spettacolo ma una tappa di lavoro in cui, come ogni giorno, proviamo cose nuove e verifichiamo la tenuta di quello che abbiamo fatto finora. Semplicemente, lasciamo la porta aperta e lasciamo sbirciare».

Alessandro Marinelli

Giovedì 23 maggio, sempre alle 21, sempre nel Teatro dei Filarmonici, sarà invece di scena la compagnia teatrale ascolana, lanciatissima, che si sta facendo molto apprezzare, il Teatro Cast con il Progetto Garden del regista Alessandro Marinelli e “Una storia comune. Studio su Platonov” da Anton Čechov. Elaborazione drammaturgica e regia di Marinelli. Con Oriana Ortenzi, Maurizio Emidi, Chiara Giorgi, Matteo Petrucci, Eloisa Pierantozzi, Andrea Scipi, Fabrizio Di Luigi, Roberta Procaccini e Valter Finocchi. Disegno luci Pietro Cardarelli. Aiuto regia Valter Finocchi. Produzione Teatro Cast-Progetto Garden.
Di che cosa parla lo spettacolo? Il giovane Platonov, maestro elementare in un distretto russo, è teneramente amato dalla moglie Aleksandra Ivanovna. Di lui sono innamorate anche Anna Petrovna, proprietaria terriera, Sofja Egorovna, moglie del figliastro di Anna, e una delle sue colleghe insegnanti, Marja Efimovna Grekova. Platonov è consapevole della vacuità ideale e morale del mondo in cui vive, ma sa con altrettanta certezza di essere parte integrante di quel mondo. Da questo dilemma non trova via d’uscita e si rende conto della propria inadeguatezza di fronte ai sentimenti che gli rivolgono le sue quattro donne, intente – nell’arco dell’intera vicenda – a strappargli una promessa d’amore. Per questi due appuntamenti, 22 e 23 maggio, è previsto un biglietto di cortesia di 3 euro.
Info, prenotazioni e prevendite per il festival (24 e 25 maggio): biglietteria del Teatro Ventidio Basso tel. 0736.298770,  infoline: 334.6634432. Abbonamenti prima giornata (24) 20 euro, seconda giornata (25) 25 euro, due giornate 40. Biglietti 5 o 8 euro.


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