Massimo Tamburri durante il faccia a faccia dei candidati sindaco al cineteatro Piceno (Foto Vagnoni)
Dopo il clima teso nel corso del confronto tra i candidati sindaco al cineteatro Piceno, nel corso del forum organizzato da Cronache Picene e Radio Ascoli, e soprattutto dopo l’aggressione a Claudio Travanti, interviene Massimo Tamburri, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle.
«Come M5s di Ascoli siamo testimoni da anni di un clima pessimo, fatto di minacce, intimidazioni, ritorsioni professionali, aggressioni fisiche e verbali, che permea la classe politica che amministra male Ascoli e la provincia da decenni. È il clima che si vive sempre, con figli e figliastri, privilegi ingiusti e porte in faccia a chi merita, – dice Tamburri – intolleranza illiberale e antidemocratica per le critiche. In campagna elettorale tutto questo esce fuori in tutta la sua truce crudezza. È un clima che distrugge la nostra comunità, e che domenica prossima avremo la possibilità di cambiare».
La sala gremita del Piceno durante “La città che verrà”, serata organizzata da Cronache Picene e Radio Ascoli (Foto Vagnoni)
«L’episodio di ieri sera, l’aggressione fisica al candidato Travanti, non è altro che la punta dell’iceberg di una campagna elettorale segnata dalle intimidazioni e dall’arroganza dei due schieramenti del cosiddetto “centrodestra”, dopo anni – va detto per equità – di intimidazioni e arroganza che come M5s di Ascoli e vallata del Tronto abbiamo subìto da parte del cosiddetto “centrosinistra”. In realtà di ideologico non c’è niente (…..) abbiamo già segnalato qualche giorno fa all’autorità di Polizia il clima di intimidazioni che serpeggia nell’aria, intimidazioni subìte anche da nostri candidati. Prepotenza e arroganza illiberali che si sono manifestate in modo plateale martedì sera al cinema Piceno in occasione del confronto tra i candidati sindaco, dove – insiste – improbabili sgherri di una fazione del “centrodestra”, mi hanno ripetutamente contestato mentre presentavo le mie idee ai cittadini che dovrebbero conoscerle per votarmi, interferendo nella mia esposizione. Sorvoliamo sulla protervia dimostrata anche dal disprezzo delle regole elettorali, per esempio sui manifesti messi sistematicamente sopra agli avversari o senza committente, che sarebbero reati gravi contro il democratico svolgimento delle elezioni, ma oramai sembrano acqua fresca. Dopo il confronto al Piceno – aggiunge il candidato dei pentastellati – già le due fazioni di Fioravanti e Celani avevano avuto pesanti diverbi obbligando l’intervento delle forze dell’ordine. L’avvicinarsi del voto potrebbe dar luogo ad altri atti simili se non addirittura ad una recrudescenza delle intimidazioni, nello stesso giorno del voto ed in particolare nei pressi dei seggi elettorali mettendo così a rischio la libertà di espressione del voto ai cittadini ascolani».
Poi la conclusione di Massimo Tamburri: «Invitiamo il prefetto e il questore ad intensificare i controlli nelle aree limitrofe ai seggi atte a garantire il diritto sancito dall’articolo 48 della Costituzione Italiana. Tutto questo finirà con le prossime elezioni comunali. Finirà, se necessario, con la forza delle istituzioni politiche e giudiziarie. E finirà comunque col nostro modo di amministrare, aperto a tutti, dove conterà solo l’essere i più adatti per offrire servizi migliori ai cittadini».
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