Nove cittadini indiani residenti a Comunanza sono finiti agli arresti domiciliari dopo quanto accaduto nella notte tra venerdì 24 maggio e sabato 25, accusati di aggressione, rissa aggravata e uso improprio di armi da taglio. Non è finita in tragedia solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della stazione di Comunanza, guidati dal maresciallo capo Giovanni Croce e dei colleghi di Acquasanta e del nucleo operativo radiomobile di Ascoli.
L’episodio è accaduto intorno all’una in via Trieste, una delle strade principali di Comunanza dove, per motivi ancora in corso di accertamento da parte dei militari di Comunanza, i nove extracomunitari – tutti regolari e tutti sotto i 30 anni – hanno iniziato prima a discutere e poi ad alzare le mani (pure i piedi) e infine a tirare fuori i coltelli. A quel punto alcuni dei facinorosi, forse impauriti per l’epilogo che poteva avere l’accesa discussione, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. All’arrivo delle pattuglie, seguite da due ambulanza della Croce Rossa dei Sibillini e della Potes di Amandola, il gruppo ha provato a disperdersi, ma senza successo.
Tutti e nove sono stati immediatamente individuati e per loro sono scattate le manette. Verranno processati per direttissima davanti al magistrato del Tribunale di Ascoli. Sei delle persone coinvolte sono state portate al Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli con lesioni e ferite da taglio, guaribili in una ventina di giorni. Tra i nove indiani c’erano anche coloro che poco più di un anno fa si erano resi protagonisti, sempre a Comunanza, di un episodio analogo. Quella volta finì con l’arresto di 8 persone, di cui 5 al Pronto Soccorso, attualmente tutti liberi in attesa di giudizio.
m.n.g.
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