Cecco, un profeta in patria
2 giugno insieme all’Eretico

di Luca Capponi 

Profeta in patria. Proprio come il Festival dell’Appennino. Non per fare paragoni irriguardosi, anche perché ci troviamo in campi diversissimi, ma tant’è. Cecco d’Ascoli è una figura radicata a tutti i livelli nel dna delle cento torri. E allora ecco l’omaggio, inevitabile, di una delle rassegne più riuscite e seguite dell’entroterra Piceno. Il giorno scelto è quello del prossimo 2 giugno, per un evento speciale intitolato appunto “Cecco profeta in patria”. Sarà la data inaugurale dell’edizione estiva del festival, il cui programma completo verrà presentato nei prossimi giorni, ed una di quelle che ricordano i 750 anni della nascita del grande scienziato/poeta Francesco Stabili, ricorrenza celebrata lungo tutto il 2019 grazie al planning messo su dal Comune.

Maestro Cecco

Dunque, via già dalla mattinata alle 10 con l’appuntamento in piazza Arringo e la partenza del trekking urbano (con visita guidata in italiano e inglese) “Cecco: astrologo, poeta, eretico”. Si prosegue al Forte Malatesta con la performance/reading  “Cecco’s last refuge” (“L’ultimo rifugio di Cecco”) e la pausa pranzo presso il ristorante La Taverna di Cecco.
Nel pomeriggio, alle 15,30 sempre al Forte Malatesta, spazio al libro “Il carcere del Papa” di Marco Corradi, seguito dal laboratorio “Le piante nella medicina popolare ascolana” a cura di APS Libero Spirito (ore 16,30) e dal concerto degli Old Ways (ore 17).
Ora non resta che attendere il varo ufficiale delle altre date che comporranno il calendario e, soprattutto, sperare che il meteo viri finalmente verso la bella stagione, fondamentale per la riuscita del festival. Il progetto, realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio nell’ambito delle misure di contrasto alle conseguenze del sisma, torna, come ogni anno, a colorare la stagione di cammino e cultura grazie all’impegno dell’associazione Appennino up
Per info e prenotazioni, tel. 339.1444832.