Fotoservizio Edo
L’abbraccio deciso della sua gente arriva poco dopo la mezzanotte, quando la certezza della vittoria è ormai matematica. Tra questi, il sentito calore, commosso, del nonno Arturo. Poi la dichiarazione di intenti: «Sarò il sindaco di tutti, non solo di chi mi ha votato». Marco Fioravanti, classe 1983, esordisce così. La festa nella sede di corso Trieste è grande per una vittoria netta: 59,31% delle preferenze contro il 40,69 del rivale Piero Celani, cioè 11.925 voti contro 8.180.
«Da domani sarò al lavoro, occorre ripartire dall’occupazione e dal rilancio centro storico – le dichiarazioni a caldo del neo sindaco – chiederò una deroga nel decreto sblocca-cantieri affinché ci sia preferenza per le imprese locali nel processo di ricostruzione post sisma. E’ ora di dire basta ai litigi, abbiamo dimostrato che un centrodestra coeso vince, no ai personalismi, sì alla politica per la città».
La festa, con l’ex sindaco Guido Castelli in prima fila (a proposito, già si parla di un suo possibile ruolo in giunta), è grande. Fioravanti se la gode ma già annuncia i primi incontri per la formazione della squadra di assessori con cui guiderà la città nei prossimi 5 anni.
«Non è tempo di parlare di assessorati ma soltanto di festeggiare questa splendida vittoria» ribadisce Giovanni Silvestri, assessore uscente.
«Questa è la vittoria del centrodestra e quella dello splendido ragazzo che è Fioravanti – gli fa eco Donatella Ferretti, ex vice sindaco – c’è amarezza nel non vedere simbolo di Forza Italia nella coalizione che ha eletto il nuovo sindaco»
«Il voto dell’elettorato della Lega è stato determinante, a dimostrazione di quello che il partito rappresenta per Ascoli – aggiunge Andrea Antonini, commissario provinciale del Carroccio – per gli assessorati, sarà importante il risultato raggiunto all’interno della nostra lista».
«Siamo una squadra unita e coesa dove non ci sono personalismi, lavoriamo tutti per l’unità del centrodestra – è la chiosa di Nico Stallone – da uomo di sport dico che i risultati si raggiungono solo attraverso l’unità di intenti».
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