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Ameli e Procaccini:
«Nardini si stacchi da Canzian,
vuole solo vendette personali»

ASCOLI - «All'incontro con gli esponenti di Ascolto&Partecipazione l'unico a parlare di regionali è stato proprio l'ex vice presidente regionale. Se quest’ultimo vuole ricandidarsi alle regionali lo dicesse: magari a sostegno di Castelli, dopo l’Acciarri e la Girardi non ci sorprenderebbe»
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E’ sempre più infuocato nel centro sinistra ascolano dove tra il Pd e la lista Ascolto&Partecipazione volano gli stracci dopo la prima seduta del Consiglio comunale. «Come Partito Democratico -affermano i consiglieri comunali Francesco Ameli e Angelo Procaccini-  siamo fortemente delusi dall’atteggiamento tenuto da Ascolto e Partecipazione in questi primi giorni di insediamento in consiglio comunale, atteggiamento che, soprattutto da parte di Canzian, sa tanto di vendetta personale.

Francesco Ameli e Angelo Procaccini

Abbiamo più volte detto che la sconfitta del centro sinistra ad Ascoli provenga soprattutto da attriti del passato che ci siamo augurati e continuiamo ad augurarci finiscano nel dimenticatoio. Se così non fosse, come nuova e giovane classe dirigente, voluta e sostenuta da tutto il Partito Democratico, saremo costretti a condurre una battaglia generazionale». I consiglieri ricostruiscono anche l’incontro con gli esponenti dell’altra formazione di sinistra che hanno accusato i dem di aver ordito un tranello a loro danno. «All’incontro che si è tenuto tra i gruppi consiliari di Pd ed A&P -affermano sempre Ameli e Procaccini- l’unico a parlare di regionali è stato proprio Antonio Canzian. Se quest’ultimo vuole ricandidarsi alle regionali lo dicesse: magari a sostegno di Castelli, dopo l’Acciarri e la Girardi non ci sorprenderebbe! Nardini se vuole salvare la faccia lasci perdere Canzian che ha dato già prova di essere un pessimo segretario di partito ai tempi dei Ds ed ancora un peggior amministratore in Provincia ed in Regione. Nardini ha la responsabilità di rappresentare una comunità che si è fidata di lui e che sicuramente non si aspettava di fare asse con M5S (che blocca la Sea Watch insieme a Salvini) e con la destra che ha vinto il ballottaggio ad Ascoli. Se vuole salvare la faccia si smarchi dall’asse Canzian, Acciarri, Castelli altrimenti la realtà di A&P è già morta. Da come si stanno mettendo le cose A&P rimarrebbe un semplice strumento in vista delle regionali per combattere il Pd e consentire la candidatura a Canzian. Ci teniamo a dire che a forza di combattere il Pd hanno regalato il Paese e la città di Ascoli alla Destra. A&P ci accusa di preferire relazionarci con Celani piuttosto che con loro ma sanno bene che non è così, abbiamo sempre dato precedenza al dialogo alla compagine di A&P la quale però non può convincerci che dialogare con il M5S sia meglio che dialogare col fronte civico che ha sostenuto Celani nelle ultime elezioni. Per noi entrambi sono lontane dal nostro modo di concepire la politica ma hanno pari dignità. Come Pd sentiamo la responsabilità di assumere una leadership politica del 60% dei cittadini che al primo turno non hanno voluto Marco Fioravanti come sindaco e per fare questo riteniamo opportuno costruire un fronte ampio per combattere un governo cittadino a marchio Lega e Fdi». Infine l’affondo finale: «A&P -accusano Ameli e Procaccini- sta svendendo il centrosinistra ai Cinque Stelle e alla destra sovranista e illiberale. Sono loro che hanno accettato i voti della destra per eleggere un rappresentante della minoranza nella commissione elettorale. Ormai siamo stanchi di prendere lezioni da due “pseudo professori” che un giorno sì e l’altro pure scrivono contro il Partito Democratico con reprimende e diktat. Non accettiamo lezioni -concludono- da chi sostiene, senza ragione, di essere più puro di noi ma evidentemente non lo è. Che siano funzionali alla destra più oscura di questa città lo sapevamo, ma non credevamo fino a questo punto. Celani è per loro indigeribile invece Castelli, Fioravanti non tanto. Di questo da giovani idealisti ma non ingenui siamo davvero molto rammaricati».

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