Contrordine compagni: più che un cappotto ci vuole un impermeabile (Il video)
SAN BENEDETTO - E’ bastato il passaggio di un temporale estivo, da noi quanto mai benigno rispetto a zone vicine, per far piovere dentro l’ospedale di San Benedetto, al primo piano interrato. E pensare che, mentre da una parte la Regione vuole ridimensionare il nosocomio, dall’altro spende oltre 5 milioni (della Ue, ma sempre nostri) per fare il cappotto all’edificio. Ci vorrebbe la miglior penna di Guareschi per narrare l’accaduto
Fossimo nel primo dopoguerra l’ospedale di San Benedetto sarebbe certamente finito nella rubrica “Contrordine compagni”, che il grande Giovannino Guareschi teneva sul settimanale satirico “Candido”. Si perché, dopo il temporale che nel pomeriggio si è abbattuto in città – ma è stata poca cosa rispetto ad altre zone adriatiche -, secchi di plastica hanno fatto la loro comparsa nei corridoi del “Madonna del Soccorso”, pronti a raccogliere acqua piovana arrivata fino al primo piano interrato.
CANDIDO –«Contrordine compagni. La Delibera della Regione Marche su ‘un cappotto nuovo’ per l’ospedale di San Benedetto deve intendersi come «”impermeabile nuovo”». Nel filmato, girato nel primo piano interrato, ovvero sopra il Pronto Soccorso, si notano dei grandi contenitori che cercano di intercettare i ruscelletti che scendono dal controsoffitto. Non vogliamo certo sostenere, ma lo pensiamo in silenzio, che oltre cinque milioni di euro per rifare il “cappotto” a un edificio destinato – sempre nelle intenzioni del Pd regionale – a essere dismesso siano soldi nostri (nostri poiché la Ue è finanziata da noi cittadini) buttati, ma che ci piova dentro non dà certo l’idea di “soldi ben spesi”.
Ecco, ci vorrebbe la penna di Guareschi – quello di Don Camillo e Peppone, per intenderci – per raccontare quanto accade ora, dopo che le ideologie sono state riposte nel cassetto della storia, ma tutto il resto sembra uguale all’altro millennio.