di Andrea Ferretti
Altra giormata d’inferno – ma che novità! – lungo il tratto piceno, ma anche fermano, dell’autostrada A14. E’ stato un pomeriggio da incubo per tutti gli automobilisti e i camionisti (un pò meno chi viaggiava sulle due ruote) che si sono trovati a transitare nel tratto Grottammare-Pedaso. Tratto autostradale che negli ultimi anni ha superato alla grande la famigerata Salerno-Reggio Calabria che, paragonata, sembra un’autostrada a sei corsie. Un normale incidente, che ha coinvolto un mezzo pesante e due automobili, si è infatti verificato intorno a metà pomeriggio lungo la carreggiata nord, provocando ben 8 chilometri di code. Tre persone sono rimaste ferite, per fortuna in modo non grave, e sono poi state trasportate al Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto dai sanitari delle ambulanze del 118 che sono giunte (a fatica) sul posto. È intervenuta anche la Polizia Stradale e quella Autostradale di Porto San Giorgio.
Oltre al disagio per automobilisti e camionisti, da registrare anche il caos che si è venuto a creare sulla parallela Statale Adriatica dove sono andati in tilt il traffico, e poi i poveri residenti i quali, sfiniti, non ne possono più e alcuni fanno anche fatica a mettere il naso fuori dal portone di casa. Ripercussioni inevitabili lungo uno dei tratti più trafficati, ma anche peggio attrezzati d’Italia. Complici anche i lavori di adeguamento nelle gallerie che dovrebbero però interrompersi il 25 luglio, e non il 28 come stabilito precedentemente da “Autostrade per l’Italia”, per riprendere a settembre. In serata, con il peggio alle spalle, il traffico era ancora rallentato. Quel che è peggio è che questa situazione era già “scritta” un anno fa quando la situazione superò il limite con la chiusura di una carreggiata della galleria Castello di Grottammare a causa di un tir che prese fuoco al suo interno.
La giornata d’inferno è finita qui? Macchè. Negli stessi momenti della chilometrica coda creatasi sulla A14, c’è che ha impiegato oltre un’ora per percorrere la superstrada da Ascoli a San Benedetto. File interminabili si sono verificate sulla corsia monte-mare fin dall’altezza di Spinetoli. Poi, al termine della superstrada, il peggio del peggio con il tratto – anche questo forse il peggiore di tutta l’Adriatica – dove confinano i territori comunali di San Benedetto e Martinsicuro, cioè Marche e Abruzzo. Quello dell’ormai famigerata rotatoria. Ma in questo caso chi dovrebbe prendere – ammesso che ciò sia possibile – una decisione? I parlamentari eletti nelle province di Ascoli e Teramo hanno fatto, fanno e faranno qualcosa? Cittadini e utenti della strada attendono speranzosi.
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