Il direttivo dello Slow Food Italia ha fatto visita alla comunità di Favalanciata. Un incontro promosso dalla sezione locale dell’ente a sostegno e difesa del cibo e dei suoi produttori, per conoscere meglio il progetto socio gastronomico che da un anno a questa parte sta caratterizzando la piccola frazione del comune di Acquasanta Terme. Trattasi della crema gourmet “La Favalanciata“, eccellenza nata dopo il sisma simbolo di resistenza e caparbietà, oltre che di bontà. La coltivazione delle fave negli orti privati e la successiva sua trasformazione e commercializzazione sta conquistando sempre più pareri positivi e attirando l’attenzione degli esperti del settore.
Presenti all’incontro Francesco Riti e Matteo Mattei ideatori del progetto e tutta la comunità di Favalanciata che appoggia positivamente questa iniziativa di coesione e promozione. Favorevolmente colpita dell’unione di intenti, la delegazione Slow Food presente con la coordinatrice internazionale progetti e presidi Carolina Modena, i membri dell’esecutivo Francesco Sottile, Silvia De Paulis e i membri delle condotte Nelson Gentili e Giocondo Ansidei hanno invitato tutti al prossimo congresso-evento di settembre a Bra (Cuneo) per parlare di nuovi futuri progetti come “Comunità del Cibo”.
Crema “Favalanciata”, la bontà nata dopo il sisma sbarca al Fico di Bologna
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