di Luca Capponi
Il Carnevale ascolano non corre nessun rischio. Anzi. Nel 2018, grazie ai fondi del Mibact (25.000 euro), avrà un apparato di luminarie tutto nuovo. E’ quanto dichiarato dal sindaco Guido Castelli in risposta all’allarme lanciato ieri dall’associazione “Il Carnevale di Ascoli” che parlava di manifestazione a rischio ridimensionamento a causa delle nuove normative sulla sicurezza, i cui costi sottrarrebbero liquido vitale per l’evento.
«Se dovessi commentare le esternazioni del presidente Spadea e dell’associazione sulle presunte limitazioni e sui presunti ridimensionamenti del nostro Carnevale causa esigenze di sicurezza, citerei sicuramente Shakespeare e la famosa frase “tanto rumore per nulla”», spiega Castelli. «Lo dico perché l’intervento mi è sembrato un tantino sopra le righe, nella misura in cui gli aggravamenti dovuti agli oneri sulla sicurezza richiederanno uno sforzo economico di poche migliaia di euro che sicuramente potrà essere coperto in maniera normale e ordinaria. Secondo me l’associazione si è fatta prendere la mano, non ha centrato il problema anche perché sono in previsione altre riunioni proprio per consentire che tutte le norme di sicurezza, anche quelle imposte dal Ministero dell’Interno dopo i fatti di Torino, possano essere soddisfatte senza particolari compromissioni». «Aggiungo poi che dal Mibact è arrivato un finanziamento di 25.000 euro per la riqualificazione di tutto l’apparato dei lampadari del Carnevale, lavori che si faranno durante il 2018. -conclude il sindaco- Rimane il giudizio negativo sul modo in cui il ministero ha trasferito costi e impegni finanziari per garantire la sicurezza, che è un bene su cui lo Stato dovrebbe in cimentarsi di più, però al netto di questo ennesimo trasferimento del cerino nelle mani dei sindaci posso dire a tutti gli ascolani che non saranno poche migliaia di euro a determinare un ridimensionamento di quella che è la manifestazione più sentita, più autentica, più popolare della nostra città, che sarà anche nel 2018 bella e sostenuta da tutte le risorse di cui necessita questa bellissima espressione di ascolanità».
Qui sotto, l’allarme lanciato ieri dall’associazione “Il Carnevale di Ascoli”.
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