di Bruno Ferretti
Il troppo stroppia. Facendo tesoro di questo antico proverbio l’Ascoli farà bene a ridurre il proprio organico che al momento risulta extra large. Con l’arrivo di Erick Ferigra sono diventati 31 i calciatori sotto contratto. Tre non sono stati convocati (Ngombo, De Feo e Venditti) ma se non andranno via entro il 2 settembre, ultimo giorno di mercato, resteranno sul libro paga dell’Ascoli almeno fino a gennaio quando si riapriranno – per un mese- le liste di trasferimento.
Tre portieri, 8 difensori, 9 centrocampisti e 8 attaccanti, più i 3 lasciati a casa.
Se in seno alla squadra si crea sana competitività é positivo perché stimola a dare di più, a fare meglio. Aumentano le motivazioni. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Nel gruppo si possono verificare anche effetti collaterali negativi, dannosi, come tensione, rivalità, insoddisfazione e inevitabili malumori. Come qualche volta é accaduto in passato.
Non va poi trascurato l’aspetto economico: 31 stipendi sono troppi perché si aggiungono a quelli dello staff tecnico, di quello sanitario e via dicendo. Ecco perché sarà opportuno sfoltire l’organico e portarlo a 25/26 calciatori. Sarà meglio per tutti.
PORTIERI: Ivan Lanni, Andrea Fulignati e Riccardo Novi.
DIFENSORI: Riccardo Brosco, Nahuel Valentini, Danilo Quaranta, Erick Ferigra, Salvatore D’Elia, Cristian Andreoni, Matteo Perri e Lorenzo Vignati.
CENTROCAMPISTI: Petar Brlek, Alberto Gerbo, Michele Troiano, Michele Cavion, Moutir Chajia, Gianluca Carpani, Enrico Baldini, Mario Piccinocchi e Davide Petrucci.
ATTACCANTI: Matteo Ardemagni, Gianluca Scamacca, Alessio Da Cruz, Lorenzo Rosseti, Nikola Ninkovic, Giacomo Beretta, Edoardo Tassi e Davide Di Francesco.
NON CONVOCATI: Ngombo, De Feo e Venditti.
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