di Bruno Ferretti
Prima di Martinho, appena giunto dal Bari dopo un girone di andata trascorso da emarginato (fuori lista e quindi zero presenze), l’Ascoli nei suoi 120 anni di storia ha avuto altri 8 calciatori brasiliani. Alcuni famosi, altri meno. Ricordiamoli tutti.
Dino Da Costa
Il primo fu, negli anni Sessanta fu l’oriundo Dino Da Costa che nel campionato 1967-1968 svolse la doppia funzione di allenatore-giocatore della Del Duca Ascoli. Da Costa, centravanti dotato di grandi qualità tecniche e un tiro fulminante, giunse ala Roma dal Botafogo. Ha avuto una grande carriera con 282 presenze e 108 gol in serie A con Roma, Fiorentina, Atalanta e Juventus. Esordì in Roma-Vicenza 4-1 il 18 settembre 1955. Ad Ascoli arrivò dal Verona in serie B. Aveva ormai 37 anni e In bianconero disputò solo 10 partite realizzando 3 gol: i primi due (una doppietta) al Pontedera l’8 ottobre 1967. La carriera di Da Costa allenatore fu di secondo piano.
De Mecenas è il secondo in basso da destra
In quella squadra giocava un altro brasiliano, l’attaccante Francisco De Mecenas, che giocò nella Del Duca per tre anni, fino al 1969 quando passò al Lecce lasciando in ricordo 59 presenze e 12 gol.
Poi, dopo un salto di quattordici anni (campionato 1983-1984) giunse ad Ascoli l’attaccante Juary Dos Santos Filho Jorge, proveniente dall’Inter dove aveva disputato un campionato mediocre dopo la sua prima stagione italiana nell’Avellino.
Jorge Juary
Juary, attaccante velocissimo e abile nel dribbling, rimase con l’Ascoli un solo anno disputando 27 partite con 5 gol. Allegro e simpatico, quando segnava Juary esultava in maniera molto particolare: correva verso la bandierina del calcio d’angolo improvvisando una danza intorno alla stessa.
Nel campionato 1984-1985 il presidente Rozzi, nel tentativo di salvare l’Ascoli dalla retrocessione, ingaggiò il brasiliano Guimaraes Josè Dirceu che aveva disputato già due campionati di serie A con Verona e Napoli. Dirceu, mezzapunta di assoluto valore, era stato protagonista con il Brasile di ben tre Mondiali (1974, 1978, 1982) e tre Olimpiadi.
Dirceu contro Platini in un Ascoli-Juve al “Del Duca”
Un record che sarà molto difficile superare. Con la nazionale verde-oro Dirceu ha giocato oltre 40 partite realizzando 7 gol. Aveva esordito in serie A in Verona-Inter 1-2. Con l’Ascoli di Boskov disputò 27 partite realizzando 5 gol che non furono sufficienti ad evitare la retrocessione. Dopo Ascoli giocò con Como e Avellino prima di tornare in Brasile. Dirceu morì a soli 43 anni in un incidente stradale a Rio de Janeiro.
Il brasiliano che più degli altri ha lasciato un segno nell’Ascoli è stato certamente Walter Junior Casagrande che ha giocato quattro campionati (3 di A, uno di B), dal 1987 al 1991. In totale 96 partite e 38 gol: un bottino considerevole che sarebbe stato certamente migliore se un grave infortunio non lo avesse tolto di mezzo a metà della stagione 1988-1989 quando disputò solo 8 partite (con 4 gol).
Walter Junior Casagrande
Casagrande, che nella stagione precedente aveva giocato in Portogallo nel Porto, esordì in Ascoli-Roma 1-1 il 13 settembre 1987. Casagrande era un centravanti dal gran fisico e tecnicamente molto forte: per i difensori avversari era difficile togliergli il pallone. In campo Casagrande aveva grande personalità: nel suo curriculum anche 19 presenze con 8 gol nella nazionale brasiliana. Dall’Ascoli passò al Torino dove vinse la Coppa Italia del ’93 e disputò la finale di Coppa Uefa, persa con l’Ajax.
Inacio Joao Batista Pià è stato il brasiliano dell’Ascoli nel campionato di serie B 2003-2004. Centravanti rapido, veloce, in maglia bianconera Pià disputò 36 partite con 13 gol.
Inacio Pià
Un bilancio certamente positivo. Dopo Ascoli, ha giocato in tantissime squadre fra cui Napoli, Torino e Lecce, chiudendo la carriera lo scorso anno (a 37 anni) nell’Adrense, squadra lombarda di Eccellenza.
L’anno successivo (2004-2005) a indossare la maglia del Picchio, sempre in B, fu Robson Machado Toledo, esterno d’attacco che non lasciò grandi tracce, ma viene comunque ricordato come uno dei calciatori “promossi” nella storia bianconera. Giocò nell’Ascoli di Giampaolo e Silva contribuendo (7 presenze) al ritorno in A.
Toledo
Infine, nel campionato di serie B 2008-2009, l’ultimo brasiliano: il centrocampista Justino William che a fine stagione collezionò solo due minuti subentrando a Cani in Ascoli-Pisa 1-0 del 4 aprile 2009.
L’allenatore era Franco Colomba.
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