Matteo Salvini si è dimostrato aperto all’ipotesi di una giornata di pesca d’altura a San Benedetto nel mese di settembre. A invitarlo Fabrizio Basili, presidente del Riviera Fishing Club, e Michele Nodari, imprenditore dell’azienda italiana Normic, nota nel mondo del Big Game da 35 anni. La disciplina – di cui lo stesso leader della Lega si è detto appassionato – conta oltre un milione di praticanti, solo in Italia.
«Abbiamo parlato a lungo con il ministro di pesca amatoriale e abbiamo riscontrato una grande affinità di pensiero – ha dichiarato soddisfatto Basili – perché ci sono le condizioni per sviluppare ancora tantissimo non solo l’indotto del settore, che vede l’Italia tra le nazioni maggiormente apprezzate a livello mondiale per la qualità dei materiali specializzati, ma che potrebbe avere risvolti importanti anche per il turismo legato alla pesca amatoriale».
L’incontro è avvenuto lo scorso sabato Papeete Beach di Milano Marittima, in occasione di un pranzo amichevole tra pescatori amatoriali di mare. A organizzarlo Nodari, che era ospite dei proprietari del locale, Luca e Marco Soldini, e in compagnia di Alessandro Venturi, titolare del 4 Fishing negozio di pesca di Rimini. Erano presenti i rappresentanti del nuovo Riviera Fishing Club di San Benedetto: con Basili c’erano anche i consiglieri Massimo Novelli e Giacomo Forti (presidente della EFSA Italia – sezione italiana della European Federation of Sea Anglers – e rappresentante IGFA ovvero la più importante associazione internazionale per la pesca sportiva).
Ad accompagnare il ministro dell’Interno, c’era Massimo Casanova, eurodeputato e molto vicino al leader. Durante l’incontro è stata richiesta la modifica dell’attuale impianto normativo che regola la pesca al tonno. Salvini si sarebbe dimostrato molto sensibile all’iniziativa, dichiarandosi disponibile a rivedere nelle sedi opportune il decreto.
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