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Strade sporche e pericolose, cartelli divelti
a sei giorni dalla “bomba d’acqua”
Parte una interrogazione

ASCOLI - Stanno procedendo a ritmo serrato soltanto i privati, al lavoro per il ripristino di garage e spazi condominiali. Ancora disagi nelle varie frazioni e nei territori di Venarotta e Roccafluvione. C'è stata una mancata allerta meteo da parte della Regione? Pronta la richiesta di risarcimento danni
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Brecciolino e terra a volontà sulla Circonvallazione Ovest

Si continua a spalare. Sei giorni dopo la bomba meteo che ha danneggiato automobili, distrutto intere coltivazioni e riempitoi di fango garage e attività commerciali, soprattutto i privati sono al lavoro per cercare di tornare a una situazione di… decenza. Ad Ascoli la zona più colpita è senza dubbio quella di Porta Cappuccina-Monterocco. Decine sono state infatti le richieste di intervento da parte dei Vigili del Fuoco che si sono susseguite da giovedì scorso a oggi. Se nei condomini si cerca di stringere i tempi e recuperare la normalità dopo gli ingenti danni, restano ancora numerosi i lavori da portare a termine da parte di Comune e Provincia.

Alcune strade restano ancora coperte di detriti d’ogni genere (soprattutto terra e brecciolino) che rendono pericolosa la stabilità dei veicoli. La strada cosiddetta “dei mulini”, in pieno centro, resta chiusa al traffico. Nelle varie frazioni e nei territori comunali di Venarotta e Roccafluvione (i più colpiti) la situazione non è sicuramente migliore. L’elenco degli interventi è ancora lunghissimo. Ci sono alberi messi momentaneamente in sicurezza ma che sono da rimuovere, cartelli stradali da ricollocare, strade da pulire (la Circonvallazione cittadina docet) e, soprattutto, la richiesta di tanti cittadini di una maggiore manutenzione dei tombini e dei canali di scolo che non può cadere nel vuoto.

L’INTERROGAZIONE – A proposito del maltempo, tre consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – Daniela Massi, Francesca Pantaloni, Marika Ascarini – chiedono al sindaco Marco Fioravanti se “la devastante perturbazione non è stata preceduta da alcun messaggio da parte dell’allerta meteo regionale su cui grava il compito di allertare preventivamente”. E pertanto chiedono di sapere “se corrisponde a verità la mancata allerta meteo da parte della Regione Marche” e di “conoscere l’entità dei danni provocati e l’ammontare degli stessi, e anche quail iniziative verrano prese con la Regione per accertare le ragioni di tanta evidente noncuranza”. E infine se il sindaco “ha intenzione di chiedere la calamità naturale con i relativi risarcimenti da parte della Regione”.

 

 


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