Continua a far discutere il “caso pinacoteca”: luogo da dedicare solo ed esclusivamente al culto delle opere d’arte oppure utilizzabile, dietro pagamento, anche per feste e banchetti? Risposta che apparirebbe scontata. O forse no. Fatto sta che dopo la cena di Natale che il club Soroptimist ha organizzato lo scorso dicembre nella sale di piazza Arringo, suscitando l’indignazione di molti soprattutto sui social (anche per la presenza di alcuni esponenti della giunta comunale, vip e imprenditori), il dibattito sembra non essersi sopito.
E’ stata organizzata per giovedì 18 gennaio, infatti, una specie di protesta simbolica da tenersi proprio davanti alla pinacoteca civica nella stessa piazza Arringo. Questo il testo che sta facendo il giro dei social, firmato dall’ex assessore alla cultura Davide Aliberti: «La Pinacoteca della nostra città è stata “offesa”, come sapete, da una sorta di banchetto autorizzato e partecipato dall’amministrazione comunale. Questa situazione ha destato una forte preoccupazione per le insidie al patrimonio cittadino di valore inestimabile. Il tutto è avvenuto, peraltro, senza alcun presidio di sicurezza. E’ stato giustamente circuitato un messaggio di censura ad un accadimento che non dovrà ripetersi per il bene della collettività tutta».
«Allo scopo di dare maggiore valenza alla legittima critica è stata indetta per giovedì 18 gennaio alle 19 in piazza Arringo una protesta silenziosa e assolutamente pacifica e civica senza alcuna intenzione di strumentalizzazione per manifestare il dissenso all’utilizzo improprio dei tesori di Ascoli. -continua Aliberti- E’ gradita la tua presenza per scongiurare che altri luoghi “sacri”, come i nostri teatri, possano subire un simile utilizzo vietato da precise normative oltreché dal buon senso. Se vuoi, partecipa portando con te una candela, un accenno di cibo come un frutto e, al limite, un quadretto. La manifestazione, assolutamente composta, avrà la durata di circa una decina di minuti. Fallo solo per Ascoli».
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