di Luca Capponi
Le location sono molte, tutte simboliche. Dall’immancabile Emilia Romagna (Correggio in primis) fino a Roma e Milano. Non poteva essere altrimenti per un film che, già dal titolo, vuole essere un omaggio al Bel Paese. Si chiama “Made in Italy”, come il suo disco del 2016, la nuova creatura di celluloide firmata da Ligabue, in uscita il prossimo 25 gennaio. E nel tourbillon che investe il protagonista Stefano Accorsi (insieme a Kasia Smutniak), già nel trailer che lancia il film c’è anche Ascoli con la sua piazza del Popolo. Il Liga, infatti si palesò in città lo scorso luglio per girare alcune scene dell’opera che sancisce il suo ritorno dietro la macchina da presa a 16 anni dall’ultimo “Da zero a dieci” (2002) e a venti esatti dall’esordio fulminante di “Radiofreccia”.
Evidentemente i tanti concerti tenuti tra le cento torri nel corso del tempo (il primo fu allo Squarcia nel lontanissimo 1996/97, prima del grande successo, poi diverse volte al Ventidio Basso, tra cui una insieme a Giovanni Allevi nel 2006, era l’11 novembre, San Martino, ed il clima “alcolico” di festa coinvolse pure il Nostro) nonché le apparizioni d’antan sul palco del mitico Festivalbar, hanno fatto sì che il rocker conservasse un buon ricordo di Ascoli e delle sue bellezze tanto da inserirle nell’attesissimo lavoro.
Ligabue non è l’unico di “Made in Italy” ad essere transitato ad Ascoli in passato: Accorsi stesso ha calcato in più occasioni il palco del Ventidio nell’ambito della stagione di prosa (le ultime nel 2012 e nel 2016), mentre per la Smutniak si è trattato di una questione di…quattro ruote: nel 2015 fu copilota di Alessandro Gamberini a bordo di una Lancia Ardea del 1939 durante l’edizione della Mille Miglia che fece tappa (e sosta) nel capoluogo Piceno.
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GRANDE LUCIANO.