Papa Francesco
cita i pescatori sambenedettesi
per il loro impegno ambientale

SAN BENEDETTO - L'episodio a cui si fa riferimento è alla visita del 27 giugno scorso di una delegazione di marittimi sambenedettesi, all’udienza concessa a tutti coloro che si dedicano all’Apostolato del mare. «Alcuni mesi fa sette pescatori mi hanno detto: “Negli ultimi mesi abbiamo raccolto 6 tonnellate di plastica”»
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Papa Francesco

Papa Francesco cita ripetutamente i pescatori di San Benedetto. La prima occasione è l’accenno in un’intervista al quotidiano torinese “La Stampa” di circa un mese fa. Stavolta invece parla sul volo Air Madagascar da Antananarivo a Roma, in una conferenza stampa di circa un’ora e mezza. In entrambe le uscite, si è soffermato sul tema della tutela ambientale che è diventato fin dall’inizio uno degli aspetti più rilevanti del suo pontificato.

«Un paio di mesi fa – ha raccontato il papa – ho ricevuto i cappellani del mare e all’udienza c’erano sette ragazzi pescatori che pescavano con una barca che non era più lunga di questo aereo. Pescavano con mezzi meccanici come si fa adesso, un po’ avventurieri. Mi hanno detto: in alcuni mesi abbiamo preso 6 tonnellate di plastica… In Vaticano abbiamo proibito la plastica, stiamo in questo lavoro».

L’episodio a cui si fa riferimento è alla visita del 27 giugno scorso di una delegazione di marittimi sambenedettesi nella Sala Clementina, all’udienza che Bergoglio ha concesso a tutti coloro che si dedicano all’Apostolato del mare. In una lettera per il pontefice, il vescovo Carlo Bresciani aveva scritto: «Condividendo in pieno la sua enciclica “Laudato sii” nei giorni scorsi i nostri pescatori si sono impegnati a raccogliere dal mare la plastica che lo inquina».

Il progetto è “A Pesca di Plastica” e ha impegnato per un mese, dal 6 maggio di quest’anno, la flotta peschereccia di San Benedetto in una massiccia operazione di pulizia del fondale del mare. I quaranta pescherecci della flottiglia locale hanno sbarcato oltre al pescato anche i rifiuti intrappolati nelle reti, che sono stati poi analizzati e avviati al riciclo o allo smaltimento. A terra questa attività è stata affiancata da un’opera di sensibilizzazione sui rifiuti marini rivolte ai ragazzi delle scuole e alla cittadinanza.

Quaranta pescherecci a caccia di rifiuti con il progetto “A Pesca di Plastica”


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