di Renato Pierantozzi
«Speriamo che il contenzioso tra l’Anas e la ditta Carena si risolva in modo che ad inizio ottobre possano ripartire i lavori. Altrimenti rischiamo un blocco per molto tempo». E’ l’auspicio del sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, in merito alla situazione del cantiere per l’ammodernamento della Strada Salaria nel tratto tra Favalanciata e Trinsungo. I lavori sono attualmente in stand by anche se c’è la speranza che possano riprendere visto che fino a qualche mese fa procedevano in modo spedito con lo scavo del primo traforo (leggi l’articolo).
Da realizzare ci sono due tunnel e viadotti con arrivo finale nell’abitato della frazione arquatana lungo la Salaria per un appalto del valore complessivo di oltre 90 milioni di euro. «Anche i lavori dei viadotti lungo la Salaria sono fermi acne se restano i semafori poichè erano stati subappaltati dalla Carena ad altre ditte», dice Petrucci. Il summit sui lavori post sisma è stato fatto questa mattina in Prefettura nel corso di una riunione coordinata dal prefetto Rita Stentella a cui hanno preso parte tecnici, forze dell’ordine, Esercito, Provincia, Protezione Civile, Anas ed anche rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Norcia, Cascia. In ballo ci sono anche i lavori da 14 milioni per la strada “64” che conduce a Forca Canapine per cui è in corso di svolgimento l’assegnazione dell’appalto. Le prime due ditte classificate sarebbero state escluse per assenza di requisiti, mentre ora sono in corso le verifiche sulla terza. Si tratta di un collegamento strategico sia per gli impianti sciistici sia per l’Umbria quando dovrà chiudere al transito per i lavori la galleria “Cesaroni”.
LA VIABILITA’ – Dal summit è emerso che dal 30 agost, sono stati riaperti altri due tratti della Statale 685 “Tre Valli Umbre” (fino alla svincolo di Pescara del Tronto e poi fino al confine Marche-Umbria) anche se resta ancora interdetta per circa 4 km. Nel corso dell’incontro l’Anas e il soggetto attuatore hanno assicurato il massimo impegno nel valutare, comunque, la possibilità di consentire il transito, seppur con limitazioni, lungo la “685” nel periodo invernale. Ad ogni modo è stato precisato che le attuali limitazioni sono transitorie e che le ordinanze di chiusura verranno rimodulate man mano che i lavori proseguiranno. I sindaci presenti hanno ringraziato i Prefetti di Ascoli e di Perugia per l’attenzione e la sensibilità dimostrate ribadendo la necessità di proseguire i lavori con la massima celerità in quanto i territori colpiti dal sisma e già interessati da un progressivo spopolamento, rischiano di rimanere isolati e sempre più marginali. In tal senso hanno auspicato uno snellimento delle procedure, aggiungendo che la ripresa economica della zona necessita di collegamenti viari sicuri ed efficienti. Diversamente, anche le poche attività artigianali, imprenditoriali e turistiche, ripartite con fatica, rischierebbero la chiusura. Anche dal Dipartimento della Protezione Civile è stato assicurato un pieno supporto per il ripristino definitivo della viabilità. Al termine i Prefetti hanno ringraziato i presenti per la costruttiva e sinergica collaborazione prestata e dato la loro disponibilità, in caso di difficoltà, a convocare nuovi incontri, auspicando che i tempi di realizzazione degli interventi programmati siano i più brevi possibili.
Arquata, pronta la nuova galleria L’Anas: «850 milioni per la Salaria»
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